Santa Maria Bernarda Bütler

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Santa Maria Bernarda Bütler, O.S.F.
Religiosa
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al secolo Verena
battezzata
Santa
Suora
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Suor Maria Bernarda
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 75 anni
Nascita Auw
28 maggio 1848
Morte Cartagena
19 maggio 1924
Sepoltura
Appartenenza
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Vestizione 4 maggio 1868
Professione religiosa Altstätten, 4 ottobre 1871
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 29 ottobre 1995, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione 12 ottobre 2008, da Benedetto XVI
Ricorrenza 19 maggio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 19 maggio, n. 13:
« A Cartagena in Colombia, beata Maria Bernarda (Verena) Bütler, vergine, che, di origine svizzera, fondò la Congregazione delle Suore Missionarie Francescane di Maria Ausiliatrice. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Santa Maria Bernarda Bütler, al secolo Verena (Auw, 28 maggio 1848; † Cartagena, 19 maggio 1924) è stata una religiosa svizzera. Fondò la Congregazione delle Suore Missionarie Francescane di Maria Ausiliatrice.

Biografia

Infanzia e vocazione

Nacque ad Auw, nel cantone di Argovia, in Svizzera, il 28 maggio 1848, e fu battezzata nel giorno stesso della nascita col nome di Verena. Era la quartogenita di Enrico Bütler e di Caterina Bütler, modesti contadini che educarono gli otto figli a un profondo senso cristiano.

Dopo le scuole elementari, all'età di 14 anni iniziò ad aiutare i genitori nei lavori agricoli. Si innamorò di un giovane, ma seppe poi sciogliere i legami che la univano al primo amore, scegliendo la vita religiosa poiché si sentiva chiamata da Dio. In questa fase ebbe infatti un'esperienza delle presenza di Dio come lei stessa affermò:

« Spiegare questo stato dell'anima, a chi non ha mai sperimentato qualcosa di simile, è estremamente difficile, se non impossibile. »

Coltivò sin da quell'esperienza un'intensa vita eucaristica, devozione che conservò per tutta la vita:

« Lo spirito Santo mi insegnò ad adorare, lodare, benedire e rendere grazie a Gesù nel tabernacolo, in ogni momento, in mezzo ai lavori e perfino nella realtà quotidiana della vita. »

Il monastero svizzero di Altstätten

Dopo vari tentativi infruttuosi di entrare in una congregazione religiosa, su consiglio del suo direttore spirituale, il parroco di Auw padre Sebastiano Vil­liger, si indirizzò alle Cappuccine del monastero di Maria Ausiliatrice di Altstätten nel canton San Gallo, ove entrò il 12 novembre 1867. Qui percorse, con grande zelo e spirito religioso, tutte le tappe: assunse il nome di Suor Maria Bernarda del Sacro Cuore di Maria in occasione della vestizione il 4 maggio 1868 a cui fece seguito il 4 ottobre 1869 la professione semplice e la perpetua il 4 ottobre 1871. Venne nominata, dopo soli tre anni, economa e procuratrice. Maria Bernarda si dedicò con sollecitudine a piantare, mietere e immagazzinare, ma niente poté impedire il suo stare in profondo raccoglimento e in continua comunicazione con Dio. Nel 1879 fu eletta maestra delle novizie e per ben tre volte di seguito nel 1880, 1883 e 1886, superiora della comunità.

Sotto la sua guida il monastero divenne una fucina di salde vocazioni, che tanto bene avrebbero potuto fare nelle più lontane e difficili terre di missione. Fomentatrice di questa spinta a portare il messaggio cristiano nelle terre più inospitali era proprio la Madre Superiora, la quale, tra l'altro, vedeva proprio nella fondazione di nuovi monasteri il superamento di quelle severe leggi cantonali, che non permettevano lo sviluppo di opere religiose in patria.

In tal modo, quando il Vescovo di Portoviejo in Ecuador, il tedesco mons. Pietro Schumacher C.M., ottenuti tutti i permessi, sia in Svizzera che a Roma, invitò Madre Bernarda e le sue Suore a fondare una missione in quelle terre, la Madre Superiora accettò, pur rimanendo sempre riconoscente ad Altstätten.

La missione in Ecuador

Dopo aver rinunciato a tutti i suoi diritti sul monastero svizzero e ottenuto un regolare indulto pontificio, il 19 giugno 1888 Suor Maria Bernarda e sei compagne, Carità Brader, Isabella Huber, Lorenza Suter, Domenica Spirig, Maria Haltmeier e la novizia Maria Rhomberg (in tutto cinque svizzere e due austriache), partirono per l'Ecuador, arrivando là il 29 luglio. Madre Bernarda si rivelò un'infaticabile missionaria, che nulla e nessuno, né le opposizioni, né le guerre, fermarono dall'accorrere nei posti più reconditi, pur di aiutare tutti e in particolare le persone più povere e miserevoli, per le quali si rivelò una madre provvidenziale.

Invece di fondazione una missionaria dipendente dal monastero svizzero, le circostanze la videro fondatrice una nuova congregazione religiosa in America Latina che prese il nome di Suore Francescane Missionarie di Maria Ausiliatrice. Il vescovo affidò a Maria Ber­narda la comunità di Chone con circa 30.000 abitanti. Quando, 1'8 agosto 1888, Madre Bernarda e suor Brader, accompagnate dal vescovo Schumacher, giunsero a Chone, vennero salutate festosamente. Ben presto seguirono anche altre suore, che furono ospitate nella parrocchia.

Accanto alle opere di carità, Madre Bernarda dette avvio con le consorelle ad un apostolato presso le famiglie, approfondendo la conoscenza della lingua e delle cultura del popolo. La vita cristiana di quelle popolazioni rifiorì, la Congregazione crebbe di numero e furono aperte due case a Santana e a Canon Ben. Furono però anche molte le sofferenze a cui la fondatrice e le sue figlie furono sottoposte: povertà assoluta, clima torrido, rischi per la salute e per la stessa sicurezza della vita, incomprensioni da parte dell'autorità ecclesiastica, e, per giunta, la separazione di alcune sorelle dalla comunità, costituitesi poi in congregazione autonoma.

In Colombia

Nel 1895, una violenta persecuzione del governo ecuadoregno obbligò Maria Bernarda e le sue suore a fuggire dal paese. Senza sapere dove andare, Maria Bernarda con 15 suore si diresse a Bahia, da dove proseguì per la Colombia. Il drappello era ancora in navigazione quando ricevette dal vescovo di Cartagena, mons. Eugenio Biffi, l'invito a lavorare nella sua diocesi, ove giunsero il 2 agosto 1895, trovando ospitalità in un'ala dell'ospedale femminile chiamato Obra Pia, dove Maria Bernarda restò fino al termine della sua vita. Qui eresse la casa madre, mentre il noviziato venne eretto a Gaissau (Vorarlberg, Austria).

Madre Maria Bernarda guidò la sua congregazione per 32 anni. Fu rieletta superiora generale per nove volte consecutive, il che le consenti di consolidare la sua opera con il suo spirito nutrito da due grandi amori: al Vangelo e ai poveri. Diceva:

« Il santo Vangelo non sia soltanto il libro che le Sorelle leggono e meditano, ma sia il cammino da percorrere e la vita da vivere. »

Nel capitolo del settembre del 1920, convocato da Madre Bernarda, fu eletta superiora generale suor Maria Francisca Hollenstein. A partire da quell'anno, le Francescane Missionarie di Maria Ausiliatrice, che avevano già varie case in Colombia, presero ad aprirne altre in Brasile, con collegi, scuole, ospedali, asili, ricoveri per anziani ed altre opere di beneficenza.

Colta da lancinanti dolori ipogastrici, il 19 maggio 1924, nella casa madre di Cartagena in Colombia, venerata da tutti come autentica santa, Maria Bernarda si addormentò serenamente nel Signore all'età di 76 anni. I funerali furono presieduti dall'arcivescovo, il quale in una lettera pastorale presentò Madre Bernarda Bütler come modello di virtù cristiane.

Collegamenti esterni