Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano (Roma)

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Chiesa di Santa Maria di Loreto
al Foro Traiano
Santa Maria di Loreto (Rome).jpg
Roma, Chiesa di Santa Maria di Loreto
al Foro Traiano
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Piazza della Madonna di Loreto, 26
00187 Roma (RM)
Telefono +39 06 6793564
Fax +39 06 87603145
Posta elettronica psfornairoma@libero.it
Sito web Sito ufficiale
Proprietà Pio Sodalizio dei Fornai
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione rettoria
Dedicazione Maria Vergine
Fondatore Confraternita dei Fornari
Data fondazione 1507
Architetti Donato Bramante (progetto)
Giuliano da Sangallo (progetto)
Antonio da Sangallo il Giovane
Jacopo Del Duca
Luca Carimini (restauro del XIX secolo)
Stile architettonico Rinascimentale
Inizio della costruzione 1507
Completamento 1873
Data di consacrazione 1534
Strutture preesistenti Chiesa della Madonna di Loreto
Pianta centrale
Materiali laterizi, travertino
Iscrizioni DIVAE MARIAE VIRGINI ET MATRI DEI / SODALES LAURETANI D[e]D[icaverunt] AN[no] MDL
Coordinate geografiche
41°53′46″N 12°29′02″E / 41.895964, 12.483756 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Chiesa di S. Maria di Loreto
Chiesa di S. Maria di Loreto
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano è un edificio di culto di Roma, che sorge sul Foro di Traiano, situato nel centro storico della città, nel rione Trevi: nell'area si erge un'altra chiesa dalla struttura simile (tanto che vengono definite "chiese gemelle"), intitolata al Santissimo Nome di Maria.

Storia

Chiese di Santa Maria di Loreto, del Santissimo Nome di Maria e Colonna Traiana

L'edificio sacro sorge sul sito di una più piccola e antica chiesa, dedicata alla Madonna di Loreto, che, nel 1501, venne donata da papa Alessandro VI (1492-1503) alla Confraternita dei Fornari.

La costruzione della nuovo edifico, per volontà di Giulio II (1503-1513), fu iniziata da Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546) nel 1507, probabilmente su progetto di Donato Bramante (1444-1514) e Giuliano da Sangallo (1445-1516) ma ben presto interrotta, ripresa nel 1522 e consacrata nel 1534, quando era realizzata solo la parte basamentale. Il prospetto, invece, fu ultimato nel 1550-1552, mentre in una seconda fase, sotto la direzione di Jacopo Del Duca (1520 ca.-1604), tra il 1573 e il 1576 furono completati i fianchi, venne costruita la cupola e il campanile e compiuto l'intero ordine gigante fino alla cornice. L'apparato decorativo interno fu eseguito nel secolo successivo.

Alla fine del XVIII secolo gravi problemi statici resero necessari importanti lavori di ristrutturazione cui si aggiunse un complessivo restauro, sia statico che decorativo, condotto tra il 1867 e il 1873 da Luca Carimini (1830-1890), che ricostruì anche la sacrestia e inserì nel 1871 la retrostante canonica.

La chiesa attualmente è luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Santi Dodici Apostoli.

Descrizione

Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano (interno)

Esterno

L'edificio è costituito da un basamento quadrato in laterizi e travertino, spartito da paraste corinzie binate che dividono ogni fronte in tre sezioni di diversa ampiezza. Su questo massiccio cubo si innesta un alto tamburo ottagonale, pure in laterizi, con eleganti finestre, che sostiene la cupola, leggermente arretrata e divisa da costoloni in otto spicchi. Su ciascuno di essi si aprono due oculi, più grandi e rotondi nella zona inferiore, più piccoli e sormontati da timpani curvi e triangolari in quella superiore. La cupola è coronata da una splendida lanterna vuota, opera di Jacopo del Duca; analoga è la concezione del campanile, a due cellule (quadrata e circolare) sovrapposte.

Si accede all'interno della chiesa tramite un alto portale sormontato da un timpano triangolare che racchiude un pregevole bassorilievo raffigurante:

Inoltre, sull'architrave del portale è posta l'iscrizione dedicatoria, nella quale si legge:

« DIVAE MARIAE VIRGINI ET MATRI DEI / SODALES LAURETANI D[e]D[icaverunt] AN[no] MDL »

Gli ingressi laterali, lievemente più piccoli, sono sormontati ciascuno da un timpano semicircolare che contiene:

Il portale sinistro presenta anche una lapide con un'iscrizione che si riferisce a un passo biblico del Cantico dei Cantici (3,11)

(LA) (IT)
« INGREDIMINI ET VIDETE / FILIAE SION / REGINAM VESTRAM » « Uscite e guardate, figlie di Sion, la regina »

Interno

L'interno a pianta ottagonale, iscritto in un quadrato, con quattro cappelle semicircolari sui lati alterni e profondo presbiterio, presenta una volta decorata a stucchi dorati. Il restauro di Luca Carimini ha quasi completamente sostituito l'apparato decorativo barocco.

Lato sinistro

Sul lato sinistro si aprono due pregevoli cappelle:

Presbiterio

Marco Palmezzano (attr.), Dio Padre e Madonna di Loreto con san Sebastiano e san Rocco (fine del XV secolo), tempera su tavola a fondo oro

Nel profondo presbiterio, rialzato di alcuni gradini, si possono ammirare:

Lato destro

Sul lato destro si aprono due pregevoli cappelle:

Note
Bibliografia
  • Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal IV secolo al XIX, Tipografia Vaticana, Roma, 1891, pp. 253-254
  • Sandro Benedetti, S. Maria di Loreto, col. "Le chiese di Roma illustrate", Marietti, Roma, 1968
  • Ferruccio Lombardi, Roma. Chiese conventi chiostri. Progetto per un inventario, 313-1925, Edil Stampa, Roma, 1993, p. 85
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 226, ISBN 9788854188358
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, p. 270, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 22 aprile 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.