Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria
Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria | |
in latino Congregatio Missionariorum Filiorum Immacolati Cordis B.M.V. | |
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Istituto di vita consacrata Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio | |
Altri nomi Clarettiani | |
Fondatore | Antonio María Claret y Clará |
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Data fondazione | 16 luglio 1849 |
Luogo fondazione | Vich |
sigla | C.M.F. |
Superiore Generale | Josep. M. Abella |
Approvato da | Pio IX |
Data di approvazione | 29 ottobre 1860 |
Motto | Surrexerunt filii eius et beatissimam predicaverunt |
Santo patrono | Cuore Immacolato di Maria |
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I Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (in latino Congregatio Missionariorum Filiorum Immacolati Cordis B.M.V.) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti popolarmente Claretiani, pospongono al loro nome la sigla C.M.F. (Cordis Mariae Filius).[1]
Cenni storici
La nascita della congregazione è da inquadrarsi nel contesto di decisa politica anticlericale, condotta a partire dal 1874 dai governi liberali spagnoli (Desamortización di Mendizábal dei beni religiosi di Juan Álvarez Mendizábal, gabinetti di Baldomero Espartero e Leopoldo O'Donnell). Questo clima di persecuzione ebbe l'effetto di suscitare nel clero un rinnovato slancio missionario. Antonio María Claret y Clará (1807-1870), da tempo impegnato nella predicazione delle missioni popolari in Catalogna e alle Canarie, il 16 luglio 1849, assieme a cinque giovani seminaristi di Vich, diede inizio a una nuova congregazione intitolata al Sacro Cuore di Maria.[2]
Nominato arcivescovo di Santiago di Cuba (20 maggio 1850), Claret dovette abbandonare la direzione dei Figli del Cuore di Maria pochi mesi dopo la fondazione: la congregazione ebbe una grande fioritura e diffusione sotto il generalato di José Xifré, superiore dei claretiani dal 1858.[3]
L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 29 ottobre 1860; le sue costituzioni vennero approvate ad experimentum della Santa Sede il 22 dicembre 1865 e definitivamente l'11 febbraio 1870.[2]
Patroni dell'ordine sono la Beata Vergine e san Michele arcangelo: il suo motto è "Surrexerunt filii eius et beatissimam predicaverunt".[4] Della congregazione esiste anche il ramo femminile delle Religiose di Maria Immacolata,[5] anch'esso fondato dal Claret.
Il fondatore, beatificato il 25 febbraio 1934 da papa Pio XI, venne proclamato santo da papa Pio XII il 7 maggio 1950.[6]
Attività e diffusione
I claretiani curano l'organizzazione delle missioni, sia popolari che ad gentes,[3] l'educazione della gioventù e l'apostolato della stampa.[1]
Sono diffusi in oltre 60 paesi dei cinque continenti.[7] La sede generalizia è a Roma, in via del Sacro Cuore di Maria.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 441 case e 3.124 religiosi, dei quali 2.114 sacerdoti.[1]
Note | |
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Voci correlate | |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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