Monsignore

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Monsignore è un titolo usato dalla Chiesa per tutti i vescovi e per alcuni presbiteri; a questi ultimi viene conferito con una speciale concessione della Santa Sede.

Il termine viene dal francese monseigneur, che significa "mio signore".

Storia

In passato, e particolarmente nel Medioevo, Monsignore era un titolo onorifico che veniva conferito a re, principi e cavalieri, oltre che a importanti uomini della Chiesa.

In ambito più strettamente ecclesiastico, erano chiamati Monsignori del Papa i chierici addetti alle Basiliche Romane e alla Cappella Papale; poi questa onorificenza fu diffusa a tutta la Chiesa universale.

Nel regno di Francia monseigneur contratto in monsieur era il titolo riservato per antonomasia al fratello del re.

Fino al 1968 le onorificenze pontificie erano andate crescendo di numero fino a raggiungere il numero di quattordici. Paolo VI le ridusse a tre con la Lettera apostolica Motu proprio Pontificalis Domus[1].

Prassi attuale

Il titolo legato all'ufficio

Il titolo si usa, oltre che per i vescovi, anche per vari presbiteri che rivestono uffici particolari:

Il titolo conferito in maniera particolare

L'Istruzione sul conferimento di Onorificenze pontificie, promulgata dalla Segreteria di Stato della Santa Sede in data 13 maggio 2001, dispone che i Vescovi diocesani possano proporre il conferimento di una onorificenza pontificia ad ecclesiastici, in segno di apprezzamento e riconoscenza per il servizio prestato[2].

La richiesta, accompagnata dal curriculum vitae dei candidati, con descrizione accurata delle benemerenze acquisite nei riguardi della Chiesa, deve essere inviata alla Nunziatura Apostolica, che la fa pervenire, corredata dal proprio nulla osta, alla Segreteria di Stato. Le domande provenienti dai territori soggetti alla vigilanza della Congregazione per le Chiese Orientali e della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli devono essere prima inviate al Dicastero competente che provvederà poi a trasmetterle alla Segreteria di Stato.

Per ogni diocesi, il numero totale di Monsignori non deve superare il 10% del clero.

Per mandato di papa Francesco, la Segreteria di Stato ha stabilito il 17 gennaio 2014 che vi sia un solo grado di onorificenza pontificia, quella di Cappellano di sua Santità, e che essa possa essere attribuita ai presbiteri solo al compimento dei 65 anni di età[3]. La decisione di Papa Francesco si pone nella stessa linea di quanto già prima stabilito da papa Paolo VI nel 1968[4], come ulteriore semplificazione.

La situazione precedente il 2014

La citata Istruzione sul conferimento di Onorificenze pontificie(2001) contemplava che al conferimento del titolo onorifico di monsignore ne fosse specificato anche il grado, secondo questo ordine crescente di importanza:

Di norma, si doveva rispettare la "gradualità": si doveva richiedere cioè per il candidato prima il titolo di Cappellano e poi quello di Prelato. Tra un grado e l'altro dovevano trascorrere almeno 10 anni.

Per alcuni casi particolarmente meritevoli e significativi, i Vescovi potevano richiedere direttamente il titolo di Protonotario Apostolico Soprannumerario, salva restando la condizione che il candidato avesse compiuto almeno 55 anni di età e 20 di sacerdozio.

Vesti

Il monsignore può essere distinto dagli altri preti a motivo delle sue vesti, come previsto dalla Istruzione della Segreteria di Stato Ut sive sollicite[5]:

Queste norme aboliscono tutti i privilegi, anche centenari e ab immemorabili, antecedenti al 30 ottobre 1970, data di pubblicazione della Lettera Circolare Per Instructionem.

Note
  1. 28 marzo 1968, online
  2. Un Vicario Generale può parimenti richiedere tale conferimento, dichiarando però esplicitamente di procedere in merito con espressa autorizzazione del proprio Vescovo.
  3. http://www.news.va/it/news/segreteria-di-stato-titolo-di-monsignore-concesso
  4. Cfr. la Lettera apostolica Motu proprio Pontificalis Domus, n. 8, online
  5. L'istruzione riguarda le vesti, i titoli e le insegne di Cardinali, Vescovi e Prelati minori, ed è stata promulgata il 31 marzo 1969 a firma del Segretario di Stato Vaticano card. Amleto Giovanni Cicognani. Testo pubblicato negli Acta Apostolicae Sedis 61 (1969) 334-40, e in seguito confermato dalla Lettera Circolare Per Instructionem della Sacra Congregazione per il Clero sulla riforma delle vesti corali (30 ottobre 1970), a firma del Prefetto cardinale John Joseph Wright.
  6. La fascia con fiocchi, le calze violacee e le fibbie sulle scarpe sono abolite.
  7. La mantelletta violacea, la fascia di seta con fiocchi, le calze violacee, le fibbie sulle scarpe e il fiocco rosso sulla berretta sono aboliti.
  8. La talare violacea, il mantellone violaceo, la fascia con fiocchi e le fibbie sulle scarpe sono aboliti.
Voci correlate
Collegamenti esterni