Concilio di Nicea I: differenze tra le versioni

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Il primo concilio ha assunto una certa notorietà nel [[2003]], grazie al romanzo di [[Dan Brown]] ''[[Il codice da Vinci (romanzo)|Il codice da Vinci]]''. Nel romanzo si sostiene che "fino a quel momento, Gesù era visto come un profeta mortale dai suoi seguaci... un grande e potente uomo, ma sempre un uomo. Un mortale. La sua definizione come "il figlio di Dio" fu ufficialmente proposta e votata al concilio di Nicea". Il romanzo afferma quindi che la divinità di Gesù sia stata ottenuta dopo una votazione al concilio, con un margine stretto, e che Costantino avrebbe condizionato il voto per consolidare il suo potere.
 
In realtà la divinità di [[Gesù]] fu affermata dagli [[apostoli]] quasi subito dopo la sua morte. Anche lo storico latino [[Plinio il Giovane]], vissuto a cavallo tra il primo e il secondo secolo, parlando dei cristiani, afferma che "cantano un inno a Cristo come ad un dio"<ref>Sugli scritti di autori non cristiani riguardo ai cristiani nei primi due secoli, si veda la voce [[testi non cristiani su Gesù storico]].</ref>.
 
La versione più accreditata tra gli storici è che [[Costantino I|Costantino]] convocò il concilio per risolvere la disputa sulla natura di Gesù, ovvero se fosse "fatto" (cioè creato) o "generato", e non ci furono votazioni, ma piuttosto una discussione, per redigere un "[[Simbolo niceno-costantinopolitano|Credo]]", che fu infine firmato da tutti i partecipanti tranne due.
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