Mosè: differenze tra le versioni

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=== Prefigurazione di Cristo ===
 
Con [[Gesù]], [[Mosè]] è il solo a cui il [[Nuovo Testamento]] dia il titolo di [[mediatore]]. Ma, mentre per la mediazione di Mosè ({{pb|Gal|3,19}}), suo [[servo]] [[fedeltà|fedele]] ({{pb|Ebr|3,5}}), Dio ha dato la [[legge]] al solo [[popolo di Israele]], per la mediazione di Gesù [[Cristo]], suo [[Figlio di Dio|Figlio]] ({{pb|Ebr|3,6}}), [[salvezza|salva]] [[universalismo|tutti]] gli [[uomo|uomini]] ({{pb|1Tim|2,4-6}}): la legge ci è stata data da Mosè, la [[grazia]] e la [[verità]] ci sono venute da Gesù Cristo ({{pb|Gv|1,17}}). Questo parallelismo tra Mosè e Gesù mette in evidenza la differenza tra i due Testamenti.
 
Il Nuovo Testamento rilegge l'evento dell'[[Esodo (evento)|Esodo]]: al popolo dell'alleanza sono aggregati tutti coloro che sono stati [[battesimo|battezzati]] in Mosè ({{pb|1Cor|10,2}}), cioè coloro che, avendolo [[sequela|seguito]], hanno attraversato il [[mar Rosso|mare]], guidati dalla [[nube]], ed hanno esperimentato la [[salvezza]]. Mosè, "loro capo e [[redentore]]" ({{pb|At|7,35}}), prefigura in tal modo [[Cristo]], [[mediatore]] di un'[[nuova alleanza|alleanza nuova]] e migliore ({{pb|Ebr|8,6; 9,14-15}}), [[redentore]] che libera dal [[peccato]] coloro che sono battezzati nel suo [[nome]] ({{pb|At|2,38; 5,31}}).

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