San Nicola di Bari: differenze tra le versioni

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Un'altra tradizione non fa riferimento alle figlie del ricco decaduto, ma narra che Nicola, già vescovo resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Anche per questo episodio san Nicola è venerato come protettore dei bambini.
[[File:San_Nicola.jpg‎|thumb|left|250px|San Nicola di Mira, protettore dell'[[Eparchia di Lungro]]]]
In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 durante le persecuzioni emanate da [[Diocleziano]], fu poi liberato da Costantino I nel 313 e riprese l'attività apostolica. Non è certo se sia stato uno dei 318 partecipanti al [[Concilio di Nicea I|Concilio di Nicea]] del [[325]], durante il quale avrebbe condannato duramente l'[[eresia]] dell'[[arianesimo]], difendendo la [[fede]] [[Cattolicesimo|cattolica]], ma la [[tradizione]] ci tramanda che in un momento d'impeto prese a schiaffi [[Ario]]. Gli scritti di [[sant'Andrea di Creta]] e di [[san Giovanni Damasceno]] ci confermano la sua fede ben radicata nei principi dell'ortodossia cattolica.
[[File:Ortodossi_sanNicola.jpg‎|thumb|left|250px|Celebrazione Ortodossa nella cripta della basilica di San Nicola di Bari]]
Nicola si occupò anche del bene dei suoi concittadini di Myra: ottenne dei rifornimenti durante una grave carestia e ottenne la riduzione delle imposte dall'Imperatore.

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