Origine della religione: differenze tra le versioni

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Il problema dell' '''origine della religione''' è stato affrontato da diversi pensatori in diversi ambiti ([[storia]], [[psicologia]], [[antrolopogia]], [[sociologia]]) con lo scopo di rendere conto dell'universalità del fenomeno religioso. Presupposto ricorrente delle varie ipotesi eziologiche è l'inesistenza di Dio e del soprannaturale. Tra le varie ipotesi, è stato proposto che la religione possa avere un'origine:
* cognitiva: sulla base del ricordo spiritualizzato di antenati o personaggi illustri, o sulla base di disfunzioni cognitive come la personificazione di fenomeni naturali, o di idee e sogni, o della credenza connaturale all'uomo che tutto abbia uno scopo;
* emotiva: in risposta alle emozioni suscitate nell'uomo dalla natura e dagli eventi della vita, in particolare la paura;
* sociale: come personificazione della società, o come strumento sociale di controllo delle classi proletarie (oppio dei popoli);
* neurologica: sulla base di disfunzioni cerebrali.
 
==Ipotesi cognitive==
La componente emotiva del sacro e dei fenomeni religiosi viene riconosciuta da tutti gli studiosi, ma alcuni hanno ipotizzato che l'emozione non sia solo una componente della religione ma anche la sua origine.
 
[[File:Allan Ramsay (artist) - Portrait of David Hume - WGA18993.jpg|200px|thumb|left|Per Hume (1757) la religione deriva dalla paura degli uomini di fronte agli eventi naturali.]]
Il filosofo scozzese [[David Hume]] (1711-1776), nella sua ''[[Storia naturale della religione]]'' (1757), afferma che "in tutte le nazioni che hanno abbracciato il politeismo, la prima idea di religione non deriva da una contemplazione delle opere in natura, ma da una preoccupazione circa gli eventi della vita [tempeste, guerre, malattie], e da incessanti speranze e paure che agitano la mente umana".<ref>Hume, D. (1757). ''[[Storia naturale della religione]]'', sezione II.</ref> Per questo le persone si rivolgono con preghiere agli dèi, ognuno dei quali ha una propria "provincia" di competenza (Giunone i matrimoni, Lucina le nascite, Nettuno il mare, Marte la guerra). Dunque "agitati da speranze e paure circa la natura, soprattutto da paure, gli uomini scrutano con trepida curiosità il corso delle cause future, ed esaminano i vari e contrari eventi della vita umana. E in questa scena disordinata, con occhi ancora più disordinati e attoniti, vedono le prime oscure tracce della divinità" (ib.).
 
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