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==Interpretazione cattolica==
{{vedi anche|Rivelazione
La tradizione e il magistero cattolico ovviamente non ricorrono a un qualche tipo di riduzionismo per rendere conto del fenomeno religioso. Nella [[Bibbia]] la questione compare solo saltuariamente e fugacemente, principalmente in chiave apologetica anti-idolatrica e anti-pagana. In particolare nell'[[Antico Testamento]], dominato dall'esistenza e dall'intervento di Dio nelle vicende storiche del popolo eletto, sono ricorrenti gli oracoli [[Profeta (ebraismo)|profetici]] contro le "nazioni" idolatriche e i falsi dèi, ma non vengono addotte spiegazioni per la nascita del sentimento religioso in generale.
La via soggettiva, già anticipata dall'incipit del CCC, trova il suo fondamento nella stessa natura umana: "Con la sua apertura alla verità e alla bellezza, con il suo senso del bene morale, con la sua libertà e la voce della coscienza, con la sua aspirazione all'infinito e alla felicità, l'uomo si interroga sull'esistenza di Dio. In queste aperture egli percepisce segni della propria anima spirituale" (n. 33), irriducibile alla sola materia. Il percorso soggettivo per giungere all'esistenza di Dio è proprio della ricca spiritualità del [[misticismo]]. Un celebre esempio è dato da un passo delle ''[[Confessioni]]'' che costituisce il culmine della ricerca spirituale di [[Sant'Agostino]]:
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==Note==
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