Canonizzazione: differenze tra le versioni

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Tale norma fu poi confermata da [[Gregorio IX]] nel 1234, ed inserita successivamente nel ''[[Corpus Iuris Canonici]]''.
 
È opinione comune fra gli studiosi <ref>'''A.{{Autore|[[Andrè Vauchez''']]}}, ''La santità nel Medio Evo'', Il Mulino, Bologna 1989, pag. 41; '''R.{{Autore|[[Regine Pernoud''']]}1↓, ''I Santi nel Medio Evo'', Rizzoli, Milano 1986, pag. 270.</ref>, che il primo ''processo di canonizzazione'' di cui ci siano pervenuti gli atti, sia quello relativo a ''[[San Galgano|Galgano da Chiusdino]]'', cavaliere poi penitente [[eremita]] morto il [[30 novembre]] [[1181]]; il processo, indetto presumibilmente su richiesta del vescovo di [[Volterra]], competente per territorio, da [[papa Lucio III]] si tenne nel [[1185]] (appena quattro anni dopo la morte di Galgano), ma non è certo se, al termine dell'indagine, vi sia stata una sentenza da parte del papa, o piuttosto la commissione pontificia non abbia decretato la canonizzazione del sant'uomo attraverso la cosiddetta ''jurisdictio delegata'', con la quale l'autorità superiore, in questo caso il papa ''depositario del più alto potere di giurisdizione, trasferisce tale autorità ad una figura gerarchicamente subordinata''<ref>'''A.{{Autore|Andrea Conti}} -e M.{{Autore|Mario A.Arturo Iannaccone'''}}, ''La spada e la roccia. San Galgano: la storia, le leggende'', Sugarco, Milano 2007, pagg. 123-126.</ref>.
 
Nel [[XIV secolo]], il [[Papa]] cominciò ad autorizzare il culto di alcuni santi solo in ambito locale prima che fosse completato il processo di canonizzazione. Tale pratica è all'origine della procedura di [[beatificazione]], in cui una persona è detta [[beato|beata]] ed è possibile il suo [[culto]] solo in ambiti ristretti (singole [[diocesi]] o famiglie religiose).
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