Ultima Cena: differenze tra le versioni

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La narra anche [[San Paolo]] in {{passo biblico con libro|1Cor|11,23-26}}. Quest'ultimo testo è considerato normalmente più antico dei precedenti in quanto risale circa all'anno [[59]].
 
==== Ubicazione del cenacolo ====
[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -29- - Last Supper.jpg|thumb|300px|L'Ultima Cena, [[Giotto]], [[Cappella degli Scrovegni]], [[Padova]]]]
 
Verso il [[530]] l’arcidiacono Teodosio infatti, descrivendo la sua visita a [[Gerusalemme]], parlando della [[Santo Cenacolo|chiesa della Sancta Sion]], ritenuta come il luogo dell’ultima cena, afferma: "''Ipsa fuit domus sancti Marci evangelistae''" ("Questa fu la casa di San Marco evangelista")<ref>''De situ Terrae Sanctae'', pag 141</ref>. Questa affermazione doveva senza dubbio fondarsi su un dato molto antico essendovi inoltre una seconda testimonianza, del monaco cipriota Alessandro, che descrive la chiesa della Sancta Sion come dimora di Maria, madre di Marco<ref>''Acta Sanctorum, Junii'' pag 434</ref>
 
==== "Uno di voi mi tradirà" ====
 
Terminata la lavanda dei piedi Gesù riprese posto a tavola. Egli occupava senza dubbio il posto più onorifico e gli apostoli avevano dibattuto su chi dovesse sedersi nel posto più vicino a lui. Essendo la tavola a semicerchio, secondo una moda dell'epoca, i divani erano disposti radialmente all'esterno del semicerchio. Gesù occupava dunque il posto centrale al vertice del semicerchio e, a quanto dicono i Vangeli, erano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota i commensali più vicini a lui. Alla destra di Gesù stava San Pietro, alla sinistra San Giovanni, che poteva così appoggiare la testa sul petto del maestro ({{pb|Gv|13,23-25}}) e a fianco di Giovanni stava Giuda, abbastanza vicino a Gesù.
Questi, mentre gli Apostoli continuavano la cena, rivelò che uno di loro l'avrebbe presto tradito. I discepoli, entrati in confusione, chiesero al maestro chi di loro fosse il traditore e per ultimo Giovanni, su consiglio di Pietro, avvicinatosi a lui, gli chiese di mostrarglielo. Ai tempi in cui viveva Gesù si era soliti mettere nel tavolo alcuni vassoi comuni nei quali si intingeva il pane o le erbe amare. Gesù intinse dunque un boccone di pane e lo porse a Giuda Iscariota dicendo: "''Quello che devi fare, fallo presto''" ({{pb|Gv|13,26-28}}. Nessuno dei commensali comprese però il significato di tale gesto e Giuda ebbe dunque la possibilità di alzarsi e di andare via (secondo il [[Vangelo di Luca]], Giuda esce dal cenacolo subito dopo l'Istituzione Eucaristica).
 
==== L'Istituzione Eucaristica ====
{{vedi anche|Eucaristia}}
 
''(da scrivere)''
 
== La questione sulla data esatta dell'Ultima Cena ==
 
''(da scrivere)''
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