San Domenico Savio: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 1857
|età = 14
|Epoca = XIX1800
|Epoca2 =
|Attività = giovane
|Attività2 =
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , allievo di [[San Giovanni Bosco]], [[Morte|morto]] all'età di quattordici anni. È stato [[canonizzazione|canonizzato]] nel [[1954]] da [[papa Pio XII]]: è il più giovane tra i [[santo|santi]] non [[martiri]]
|Categorie automatiche = no
|immagine=San Domenico Savio.JPG
|didascalia=Immaginetta votiva di San Domenico Savio
|sd =
|fase canonizz = San
|venerato da = [[Chiesa cattolica]]
|gmV =
|aV =
== Biografia ==
 
Secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di Chieri (San Giovanni di Riva) nel [[1842]], ma solo un anno dopo la sua [[famiglia]] si trasferì a Morialdo, frazione di [[Castelnuovo d'Asti]], per ragioni di [[lavoro]]. Nel [[1848]] Domenico cominciò le scuole elementari, avendo come insegnante don Giovanni Zucca, [[cappellano]] di Morialdo; l'[[anno]] successivo ricevette la sua [[Prima Comunione]]. Nel [[1853]] la sua famiglia si spostò nuovamente a Mondonio, sempre nel Comune di [[Castelnuovo d'Asti]]. Qui finì le elementari, allievo di don Cugliero. Nello stesso anno ricevette la [[Cresima]]. Iniziò a frequentare l'[[oratorio]] dei Becchi, dove conobbe [[Giovanni Bosco|don Bosco]] che, intenzionato a farne un [[presbitero|sacerdote]] [[salesiani|Salesiano]], ne fece un suo allievo nell'oratorio di [[Valdocco]], a [[Torino]].
 
Si distinse per l'assiduità ai [[sacramento|sacramenti]] della [[confessione|penitenza]] e dell'[[Eucaristia]] e per la devozione all'[[Immacolata Concezione]] (il cui [[dogma]] fu proclamato da [[papa]] Pio IX|[[Pio IX]] nel [[1854]]). L'[[8 giugno]] [[1856]] Domenico, insieme ad altri amici, fondò la [[Compagnia dell'Immacolata]].
 
Nell'estate del [[1856]] scoppiò il colera, malattia a quel tempo incurabile. I colpiti dal male morivano abbandonati. [[Don Bosco]] pensò di radunare i suoi cinquecento ragazzi, invitando i più coraggiosi ad uscire con lui. Quarantaquattro, tra i ragazzi più grandi, si offrirono subito volontari. Tra di essi anche Domenico Savio. Ammalatosi anch'egli, dovette fare ritorno in famiglia a Mondonio, dove il [[9 marzo]] [[1857]] [[morte|morì]] fra le braccia dei genitori, consolando la [[madre]] con queste parole:
 
{{QuoteQuote2|Mamma non [[pianto|piangere]], io vado in [[Paradiso]].}}
 
=== I segreti della santità ===
 
Nel giorno dell'[[onomastico]] di [[Don Bosco]] scrisse all'amico [[sacerdote]] un biglietto con [[cinque]] parole: "Mi aiuti a farmi [[santo]]".
 
[[Don Bosco]] gli rivelò 3 segreti:
* La morte ma non peccati.
 
== Il [[culto]] ==
[[Don Bosco]] ne redasse la ''Vita'' e nel [[1933]] la [[Santa Sede]] ne riconobbe le [[virtù]] eroiche.
 
È stato proclamato [[beato]] il [[5 marzo]] [[1950]] da papa [[papa Pio XII|Pio XII]], che lo ha poi [[canonizzazione|canonizzato]] il [[12 giugno]] [[1954]].
 
[[Memoria liturgica]] il [[9 marzo]]: cadendo questo giorno nel periodo di [[quaresima]], le celebrazioni sono spostate al [[6 maggio]].
 
== La Basilica ==

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