Gesù: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Betlemme
|LuogoNascitaAlt = <ref>[[Betlemme]] secondo i vangeli, la tradizione cristiana e alcuni studiosi moderni, [[Nazaret]] secondo altri studiosi moderni (vedi in merito [[Luogo di origine di Gesù]]).</ref>
|AnnoNascita = 6 a.C.
|NoteNascita = ca.<ref>Si veda in merito [[Data di nascita di Gesù]].</ref>
* "[[Figlio dell'uomo]]". Nella tarda tradizione ebraica l'espressione aveva una forte connotazione [[messianismo|messianico]]-[[escatologia|escatologica]].
* "[[Figlio di Dio]]". Nell'[[Antico Testamento]] l'espressione indica una relazione stretta e indissolubile tra Dio e un uomo o una comunità umana. Nel [[Nuovo Testamento]] il titolo si riveste di un nuovo significato, indicando una filiazione vera e propria<ref>Vedi in merito {{pb|Lc|1,26-38}}.</ref>.
* "[[Re]]". L'attributo della regalità era correlato al [[Messia]], che era considerato discendente ed erede del [[Davide|Re Davide]]. Gesù, pur identificandosi come Messia, non si è però attribuito le prerogative politiche che questo comportava <ref>Vedi in merito {{pb|Gv|6,15; 18,36}}.</ref>.
 
Altri titoli sono [[Messia]], [[rabbino|Rabbi]]-Maestro, [[Profeta]], [[Sacerdote]], [[Nazoreo]], [[Nazaret|Nazareno]], [[Dio]], [[Logos|Verbo]], Figlio di [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]], [[Emmanuele]].
 
* il ruolo della [[crocifissione di Gesù|morte]] e [[risurrezione di Gesù]] nella redenzione e [[salvezza (Bibbia)|salvezza]] del genere umano (cristologia [[soteriologia|soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi [[Nuovo Testamento|neotestamentari]] – soprattutto nella [[Lettera agli Ebrei]] e nelle [[Lettere paoline]]. Due sono in particolare gli aspetti [[soteriologia|soteriologici]] del mistero pasquale:
** la [[morte di Gesù]]<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM nn. 606-618]; [[Confessione Augustana]], art. 4.</ref>, che è contemporaneamente vittima <ref>Vedi {{pb|Gv|1,29}}; {{pb|1Gv|2,2; 4,10}} e in particolare l'espressione "[[Agnello di Dio]]", tipica dell'[[Apocalisse]].</ref> e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]]<ref>Vedi: {{pb|Eb|2,17; 3,1; 4,14.15; 5,5.6.10; 6,20; 7,3.11.15.17.21.26; 8,1; 9,11; 10,21}}</ref>, costituisce il compimento e il superamento<ref>Vedi: {{pb|Eb|10,5; 10,10}}, dove la ''volontà'' del Padre, compiuta da Gesù, esprime il superamento dei sacrifici stabiliti dalla legge {{pb|Eb|10,1; 10,17}}.</ref> dei [[Sacrificio#Sacrificio nell'Ebraismo|sacrifici dell'Antico Testamento]]<ref>{{pb|Lev|1-7}}</ref>, che non sono più necessari per l'espiazione del peccato ({{pb|Eb|9,14; 10,5-10}}). Grazie a questo sacrificio "tutti" hanno ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{pb|Rm|5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini, che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
** la risurrezione di Gesù<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM nn. 651-655]; [[Trentanove articoli di fede]], art. 4; 28.</ref>, oltre a compartecipare con la morte al processo di [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{pb|Rm|4,25; 6,4}}), permette all'umanità riscattata<ref>Vedi: {{pb|Rm|5,14.15}}, in particolare il rapporto fra la funzione salvifica della morte di [[Cristo]] fatto uomo e la trasgressione di Adamo, il primo uomo peccatore.</ref> di poter ricevere la cosiddetta «adozione filiale» – cioè di partecipare alla vita di natura divina propria del Figlio nella risurrezione futura ({{pb|1Cor|15,20-22}});
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologia|antropologica]]). Il [[Nuovo Testamento]] attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana – secondo la quale Gesù, come tutti gli uomini, è [[nascita di Gesù|nato]], [[passione di Gesù|ha patito]] ed [[morte di Gesù|è morto]] –, sia quella divina, secondo la quale Gesù-[[Logos]] esiste fin dall'eternità ({{pb|Gv|1,1; 8,58; 17,5}}), è stato la causa della [[creazione]] dell'[[universo]] ({{pb|Gv|1,3}}) ed esisterà per l'eternità ({{pb|Ap|22,13}}).<br />Non sono però fornite indicazioni sul modo nel quale queste nature, di per sé inconciliabili, coesistano nella [[persona]] di Gesù. Il problema è stato vivacemente e ampiamente dibattuto nei primi secoli della cristianità in particolare durante i [[concili ecumenici]], in risposta alle varie [[eresie]] cristologiche;
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