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[[Isaia]] annuncia la [[moltiplicazione]] del popolo attraverso il ritorno alla vita, come si legge in {{passo biblico|Is|26,19}} : "...ma i tuoi morti rivivono: i tuoi cadaveri risorgono."
Il [[teologo]] Schilling considera le parole "egli distrugge la morte per sempre" ({{Pb|Is|25,8}}) un' espressione genuina dell'attesa di una risurrezione escatologica, richiamando in modo più esplicito l'attenzione sulla risurrezione in termini propri.
Un ulteriore annuncio dell'attesa [[escatologia|escatologica]] è rappresentato dal Profeta {{Passo biblico2|Dn|12,2|Daniele}}. Il pensiero di questo profeta mostra uno sviluppo maggiore rispetto ai precedenti, in quanto la risurrezione è legata anche ad un [[giudizio]]. Il popolo, fedele all'[[Alleanza]], risuscita "per la vita eterna", mentre gli altri, "per l'eterna vergogna". C'è dunque l'idea di una separazione netta in base all'[[elezione]] di Dio e l'[[eternità]] della [[dannazione]].
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