Cantico dei Cantici: differenze tra le versioni

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Nel NT non sono presenti evidenti citazioni di Ct, e i pochi esegeti che invece ne sono convinti (cf. Schlier, Feuillet, nell'antichità Teodoro Studita) sottolineano i passi relativi al simbolismo nuziale dei vangeli (p.es. {{pb|Mt|9,15}} pp.) o all'allegoria Cristo-Chiesa in Paolo ({{pb|Ef|5,21-23}}) o al tema delle nozze dell'agnello in Apocalisse ({{pb|Ap|19,7;21,2.9.10; 22,17}}).
NellaCon l'eccezione dell'approccio leteralista di Teodoro (cf. sopra), nella tradizione cristiana il Ct è stato variamente considerato come allegoria di un qualche significato o realtà spirituale. In filigrana vi può essere la preoccupazione di neutralizzare la carica erotica del testo. Questi gli ambiti interpretativi (talvolta in alcuni padri sono presenti più interpretazioni):
* Cristo-Chiesa: [[Ippolito di Roma]],<ref>Ippolito di Roma, frammenti, PG 23,767.</ref> [[Origene]],<ref>Di Origene ci sono pervenuti i frammenti di un commento (PG 13,61-216), due omelie (PG 13,37-58; PL 23, 1175-1196) e alcuni ''scholia'' a lui attribuiti (PG 17,253-278; 13,36). L'interpretazione ecclesiale è presente in particolare nelle omelie.</ref> [[Efrem Siro]],<ref>Efrem Siro, ''Inni del paradiso'' 9; ''Inni sulla verginità''.</ref> [[Epifanio di Salamina]],<ref>Epifanio di Salamina, cit. in Ravasi, 404-405.</ref> [[Gregorio di Elvira]],<ref>Gregorio di Elvira, ''Tractatus de Epithalamio, PL Supplementum I, 473-514.</ref> [[Filastrio da Brescia]],<ref>Filastrio da Brescia, ''De haeresibus'' 135, PL 12,1267-68.</ref> [[Girolamo]],<ref>Girolamo, ''Interpretatio homiliarum duarum Origenis in Canticum'' (PL 23, 1117-1144), oltre ad accenni in 22 delle sue 154 lettere (cf. in particolare lettera 22).</ref> Aponio, Cocceius. Anche Von Herder trova allegorie di stampo ecclesiologico: il vino è il sacramento eucaristico, le volpi sono gli eretici...
* Cristo-anima: [[Cirillo di Gerusalemme]],<ref>Cirillo di Gerusalemme, ''Catechesi battesimali'' 3; 13; 14; 15; 17; ''Mistagogica'' 2.</ref> [[Ambrogio]],<ref>Ambrogio, ''De sacramentis'' 4,5; 5,5-11.14-15; 6,6; ''De mysteriis''; ''De Isaac''; ''Expositio psalmi 118; ''De virginitate''.</ref> [[Gregorio Magno]],<ref>Gregorio Magno, ''Omelia 34 sui vangeli'', PL 76,1282.</ref> [[Origene]],<ref>Cf. sopra, l'interpretazione mistico-personale è presene in particolare nel commento.</ref> [[Gregorio di Nissa]],<ref>Gregorio di Nissa ha dedicato a Ct 15 omelie, PG 44,775-1120.</ref> [[Girolamo]],<ref>Cf sopra.</ref> [[Guglielmo di Saint-Thierry]],<ref>Guglielmo riprende in diverse opere le intuizioni di Ambrogio: ''Commento alle opere di sant'Ambrogio'' (PL 15,1947-2060); ''Expositio altera super Cantica canticorum'' (PL 180, 474-546); il florilegio dedicato a Guglielmo da Gregorio Magno (PL 180,441-474).</ref> [[Bernardo]]. In tal senso il Ct ebbe uso liturgico nelle catechesi od omelie di Pasqua, in occasione della quale avveniva il battesimo dei catecumeni, e venne associato anche alla consacrazione verginale a Cristo.
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