Parabola del Padre Misericordioso: differenze tra le versioni

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== Senso generale ==
[[File:Rembrandt-The return of the prodigal son.jpg|300px|thumb|right|Il ritorno del figlio prodigo in un dipinto di {{autore|[[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]].}}, ''Il ritorno del figlio prodigo'']]
 
La parabola ha due vertici:
L'uomo anonimo della parabola ha due figli, e dunque è padre. Un altro padre e due figli troviamo in {{pb|Mt|21,28-32}}, dove s'invertono risposta orale e comportamento pratico: quello che dice no fa la volontà del padre, mentre quello che dice sì, non la fa. La relazione padre-figlio non è solo parentela carnale, ma condivisione di [[volontà]], di progetti, di [[sogno|sogni]], di vita<ref>In {{pb|Mt|21,28-32}} lo scopo della parabola è quello di confondere "i [[sommo sacerdote|sommi sacerdoti]] e gli [[anziano|anziani]] del popolo (v. {{passo biblico|Mt|21,23|23}}) che rifiutavano di ascoltare [[Giovanni Battista]], mentre i peccatori accoglievano il suo invito alla [[conversione]]. Tale passo difende quindi solo indirettamente il [[ministero]] di [[Gesù]] tra i [[pubblicano|pubblicani]] e i peccanori.</ref>.
 
[[File:Boschverloren.png|220px3000px|left|thumb|{{autore|[[Hieronymus Bosch]]}}, ''Il figlio prodigo'', [[1510]]]]
 
La [[legge di Mosè|legge ebraica]] assegnava al [[primogenito]] una parte doppia dell'''[[eredità]]'', che riceveva alla [[morte]] del padre<ref>{{autore|[[Léopold Sabourin]]}} ([[1989]]) 273-274.</ref>. Se egli aveva solo due figli, al secondo toccava un terzo dell'eredità, ma solo dei beni mobili<ref>[[Angelico Poppi]] (1990), p. 361.</ref>: il patrimonio immobiliare spettava integralmente al primogenito ({{pb|Dt|21,17}}; {{pb|Lv|25,23-25}}) . Nella parabola il figlio minore riceve la sua parte, mentre la situazione del primogenito rimane invariata. Sappiamo ({{pb|1Re|1-2}}; {{pb|Sir|33,19-23}}) che un padre poteva abdicare prima della sua morte e dividere la sua proprietà. Al suo ritorno, il più giovane sarà reintegrato nella [[casa]] come figlio, ma cercare di determinare ciò che avvenne effettivamente è andare oltre i dati e la finalità del racconto.
 
[[File:Sebald Beham Der verlorene Sohn hutet seine Schweine.jpg|right|250px300px|thumb|{{autore|Sebald Beham}}, ''Il [[figlio]] minore pascola i [[maiale|porci]]'', litografia, [[1538]]]]
 
La ''vita dissoluta'' del figlio minore è espressa da un termine [[lingua greca|greco]] che significa [[sensualità]] e [[spreco]] sfrenati. Essa si aggrava con il fatto che egli è andato a vivere tra i [[paganesimo|pagani]], come fa capire l'accenno al ''paese lontano'' (v. {{passo biblico|Lc|15,13|13}}) e il particolare dei ''porci'' in mezzo ai quali il figlio si ritrova a lavorare (v. {{passo biblico|Lc|15,15.16|15.16}}). Per gli [[ebrei]] infatti i porci erano [[animali impuri]] (cfr. {{pb|Dt|14,8}}; {{pb|Lv|11,7}}), e custodirli o allevarli era un'occupazione "impura". Essere poi disposti a consumarne gli alimenti indicava una forma di degradazione imperdonabile.

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