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Secondo i [[Padri della Chiesa]], Adamo ottenne il [[perdono]] di Dio e visse come un santo [[penitenza|penitente]] la sua lunghissima vita, animato dalla [[fede]] e dalla [[speranza]] del Liberatore promesso, per i cui meriti egli ottenne la [[salvezza]] finale.
[[Dante]], rifacendosi alla [[Tradizione]], colloca Adamo nel [[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]. Al poeta, che si chiede quando Adamo sia stato accolto tra i beati, il progenitore risponde innanzitutto che non fu il frutto proibito in sé a determinare la sua condanna, bensì la violazione del divieto di Dio. Riferisce inoltre che, dopo essere vissuto 930 anni, rimase nel [[Limbo]] per 4302 anni, fino alla [[crocifissione di Gesù]]:▼
== Nella letteratura ==
{{quote|Or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma solamente il trapassar del segno.▼
▲La figura di Adamo è ricordata in diverse opere letterarie. [[Dante Alighieri|Dante]], rifacendosi alla [[Tradizione]], colloca Adamo nel [[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]. Al poeta, che
Quindi onde mosse tua donna Virgilio,/ quattromilia trecento e due volumi/ di sol desiderai questo concilio;▼
▲{{quote|Or, figliuol mio, non il gustar del legno
e vidi lui tornare a tutt' i lumi/ de la sua strada novecento trenta/ fïate, mentre ch'ïo in terra fu'mi.|Paradiso, XXVI, 115-123}}▼
▲Quindi onde mosse tua donna Virgilio,
▲Da questa tradizione è nata la leggenda, assai diffusa tra gli scrittori ecclesiastici antichi, secondo la quale Adamo fu sepolto sul [[Calvario]] e il sangue di Cristo crocifisso sarebbe caduto sul cranio di lui, che così ricevette per primo gli effetti della [[redenzione]].
▲e vidi lui tornare a tutt'
Adamo compare anche nell'''Inno ai patriarchi'', ottavo tra i ''Canti'' di [[Giacomo Leopardi]] (vv. 22-39). Il poeta immagina Adamo mentre contempla per la prima volta i luoghi silenziosi e solitari in cui un giorno sorgeranno popolate e rumorose città.
== Altre tradizioni ==
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