Trasfigurazione di Gesù: differenze tra le versioni

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== Esegesi ==
[[File:Tabor07.JPG|thumb|rightleft|280px|Monte Tabor, [[Chiesa della Trasfigurazione (Monte Tabor)|Chiesa della Trasfigurazione]], opera di [[Antonio Barluzzi]]]]
 
La collocazione del racconto dopo la [[Confessione di Pietro]] e il primo [[annunci della passione|annuncio della passione]] fa di essa una riaffermazione della [[Messia|messianicità]] di Gesù e della [[gloria]] messianica nella quale egli sarà rivelato<ref>{{autore|John L. MacKenzie}} ([[1973]]) 940.</ref>. Egli non è meno Messia quando la sua gloria messianica è nascosta nell'[[incarnazione]] e nella [[passione di Gesù|passione]]. Per un istante i [[discepolo|discepoli]] percepirono la [[verità]] della [[rivelazione]] fatta a [[Cesarea di Filippo]]: benché la messianicità di Gesù comportasse [[sofferenza]], egli era veramente il [[gloria|glorioso]] [[Figlio dell'Uomo]].
 
Questo racconto è quindi una delle pericopi messianiche centrali, e ha delle somiglianze con il [[Battesimo di Gesù]] (la [[voce]] dal [[cielo]]), ma anche con il racconto del [[Orto degli Ulivi|Getsemani]]: i [[tre]] discepoli, la montagna, il grido ''[[Abbà]] ([[Dio Padre|Padre]])'', che corrisponde alla voce dal cielo, ''Questi è il mio Figlio diletto'', nonché la [[Primato petrino|preminenza]] di Pietro.
 
[[File:Tabor07.JPG|thumb|right|280px|Monte Tabor, [[Chiesa della Trasfigurazione (Monte Tabor)|Chiesa della Trasfigurazione]], opera di [[Antonio Barluzzi]]]]
 
Il tema della ''trasfigurazione'', o ''cambiamento d'aspetto'', o ''metamorfosi'', era un tema [[apocalittica|apocalittico]], esprimente l'attesa del profondo cambiamento nell'aspetto dei [[giusto|giusti]] nel [[mondo futuro]], ed è testimoniato in {{pb|Ger|51,3-10}} e in {{pb|Dn|12,3}}. [[San Paolo Apostolo|San Paolo]] lo riprende in {{pb|1Cor|15,40-44}} e in {{pb|2Cor|3,18}}.
La concomitanza degli elementi (Mosè, monte, tende) configura anche un richiamo di {{passo biblico con libro|Lv|23,42-43}}, dove il [[popolo d'Israele]] riceve il comandamento di celebrare tale festa dimorando nelle tende. Pietro sente che è venuto il momento in cui diventa realtà la parola di [[Osea]], ''Ti farò ancora abitare sotto le tende
come ai giorni del convegno ({{passo biblico|Os|12,10}}), e desidera che diventi permanente l'esperienza della presenza escatologica di Dio.
 
[[File:Preobrazhenie.jpeg|thumb|300px|right|Anonimo pittore russo, ''[[Trasfigurazione di Gesù]]'' ([[XV secolo]])]]
 
L'accenno degli [[evangelista|evangelisti]] al fatto che ''Pietro non sapeva cosa dire'' rivela che l'[[apostolo]] si trova di fronte al [[Mistero]] di [[Cristo]]. L'affermazione di Pietro è ingenua, Gesù non ha alcun bisogno di tende terrene, perché egli è la celeste [[Sapienza]] [[incarnazione|incarnata]] ({{pb|Sir|24,28}}; {{pb|Sap|9,7-8}}), e la sua gloria è quella che riempì la [[Tenda del Convegno]] nel [[deserto]] ({{pb|Es|40,35}}).
 
=== Particolarità di Matteo ===
[[File:Preobrazhenie.jpeg|thumb|300px|right|Anonimo pittore russo, ''[[Trasfigurazione di Gesù]]'' ([[XV secolo]])]]
{{riquadro inizio
| titolo = La visione della liturgia

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