Disma: differenze tra le versioni

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Fu [[crocifissione|crocifisso]] alla [[destra]] di [[Gesù]], riconobbe che "non ha fatto nulla di male", e gli chiese di [[memoria|ricordarsi]] di lui quando sarebbe entrato nel suo [[Regno]]. [[Gesù]] gli rispose: "In [[verità]] io ti dico: oggi con me sarai nel [[paradiso]]".
 
Il nome ''Disma'' non compare nei [[Vangeli]]: esso compare nell'[[apocrifi|apocrifo]] ''[[Vangelo di Nicodemo]] ([[III secolo]]); nel coevo apocrifo ''[[Vangelo dell'Infanzia]]'' è detto Tito.
Nella letteratura apocrifa sulla [[Passione di Cristo|passione]], [[Morte di Gesù|morte]] e [[Risurrezione di Gesù|risurrezione]] di [[Gesù]], in particolare nelle [[Memorie di Nicodemo]], o Atti di Pilato e nella [[Discesa di Gesù agli inferi|discesa agli inferi]], il buon Ladrone è chiamato Disma.
 
È [[venerazione|venerato]] anche dalla [[Chiesa Ortodossa]], che lo celebra il [[23 marzo]].
 
È [[patrono]] dei prigionieri, specialmente dei [[condanna a morte|condannati a morte]], dei becchini, dei ladri pentiti. È anche Patrono protettorepatrono di [[Gallipoli]] (LETA).
 
== Galleria fotografica ==
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
 
* ''Disma, santo'', in ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/santo-disma/ Enciclopedie online]'', Treccani
* {{autore|Michel Ledrus}}, ''Alla scuola del "ladrone" penitente'', [[Edizioni ADP]], [[Roma]] [[1993]]
 
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}

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