Ultima Cena: differenze tra le versioni

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! [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]]<br />{{passo biblico|Mt|26}}
! [[Vangelo secondo Marco|Marco]]<br />{{passo biblico|Mc|14}}
! [[Vangelo secondo Luca|Luca]]<br />{{passo biblico|Lc|22}}
! [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]]<br />{{passo biblico|Gv|6;13-17}}
! [[Paolo]]<br />{{pb|1Cor|11,23-26}}
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| Preparazione
| 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il"Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”discepoli"». 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
| 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acquad'acqua; seguitelo. 14 Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il"Il Maestro dice: Dov’èDov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
| 7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi, perché possiamo mangiare la Pasqua». 9 Gli chiesero: «Dove vuoi che prepariamo?». 10 Ed egli rispose loro: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acquad'acqua; seguitelo nella casa in cui entrerà. 11 Direte al padrone di casa: “Il"Il Maestro ti dice: Dov’èDov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". 12 Egli vi mostrerà al piano superiore una sala, grande e arredata; lì preparate». 13 Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
| 13.1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
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| Annuncio del tradimento di Giuda
| 20 Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 21 Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23 Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. 24 Il Figlio dell’uomodell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomoquell'uomo dal quale il Figlio dell’uomodell'uomo viene tradito! Meglio per quell’uomoquell'uomo se non fosse mai nato!». 25 [[Giuda Iscariota|Giuda, il traditore]], disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hail'hai detto».
| 17 Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. 18 Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19 Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altrol'altro: «Sono forse io?». 20 Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. 21 Il Figlio dell’uomodell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomoquell'uomo, dal quale il Figlio dell’uomodell'uomo viene tradito! Meglio per quell’uomoquell'uomo se non fosse mai nato!».
| 21 «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell’uomodell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomoquell'uomo dal quale egli viene tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l’unl'un l’altrol'altro chi di loro avrebbe fatto questo.
| 13. 18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno.<br />
13.21 Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli si guardavano l’unl'un l’altrol'altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24 Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25 Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». 26 Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». 28 Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29 alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30 Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
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| [[Eucaristia]]
| 26 Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell’alleanzadell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. 29 Io vi dico che d’orad'ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».
| 22 E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanzadell'alleanza, che è versato per molti. 25 In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
| 14 Quando venne l’oral'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15 e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16 perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». <br />
17 E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, 18 perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». 19 Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».
| ''Cf. discorso sul pane di vita, {{pb|Gv|6,26-58}}''
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| 24 E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. 25 Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. 26 Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. 27 Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. 28 Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove 29 e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’hal'ha preparato per me, 30 perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù d’Israeled'Israele.
| 13.3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acquadell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamanol'asciugamano di cui si era cinto. 6 Venne dunque da [[Simon Pietro]] e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8 Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». 12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: [...]
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| ''Nel [[Getsemani]]'': 29 Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!». 30 Gesù gli disse: «In verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
| 31 Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». 33 E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». 34 Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».
| 13.36 Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoipuòi seguirmi; mi seguirai più tardi». 37 Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». 38 Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbiam'abbia rinnegato tre volte».
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| Epilogo
| 30 Dopo aver cantato l’innol'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
| 26 Dopo aver cantato l’innol'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
| 39 Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
| 18.1 Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c’erac'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.
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[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -29- - Last Supper.jpg|thumb|300px|{{Autore|[[Giotto]]}} ''Ultima Cena'' (1303 - 1305), affresco; [[Padova]], [[Cappella degli Scrovegni]]]]
 
Secondo quanto dicono i Vangeli sinottici, il giovedì mattino i discepoli si presentarono a Gesù e gli chiesero in quale luogo egli volesse celebrare la [[Pesach|Pasqua ebraica]]<ref>{{pb|Mt|26,17-18}}; {{pb|Mc|14,12-13}}; {{pb|Lc|22,7}}</ref>. Gesù mandò due discepoli (Luca specifica [[San Pietro]] e [[San Giovanni evangelista|San Giovanni]]<ref>{{pb|Lc|22,8}}</ref>) in città dicendo loro che avrebbero incontrato lungo la via un uomo con una brocca d’acquad'acqua, diretto verso la casa del proprio padrone. I due avrebbero dovuto seguirlo e chiedere al padrone di casa se era possibile per Gesù celebrare la Pasqua nella sua dimora.
 
Il segno dato ai due apostoli era abbastanza singolare, essendo infatti l’ufficiol'ufficio di attingere l’acqual'acqua riservato ordinariamente alle donne. Diverse le ipotesi riguardo al proprietario della casa, senza dubbio un simpatizzante di Gesù. L’opinioneL'opinione meglio accreditata è quella che vede nel padrone del cenacolo il padre, o comunque qualche parente, di [[San Marco]], il futuro evangelista (ritenuto da alcuni come il giovinetto fuggito nudo durante l’arrestol'arresto di Gesù).
 
Verso il [[530]] l’arcidiaconol'arcidiacono Teodosio infatti, descrivendo la sua visita a [[Gerusalemme]], parlando della [[Santo Cenacolo|chiesa della Sancta Sion]], ritenuta come il luogo dell’ultimadell'ultima cena, afferma: "''Ipsa fuit domus sancti Marci evangelistae''" ("Questa fu la casa di San Marco evangelista")<ref>''De situ Terrae Sanctae'', pag 141</ref>. Questa affermazione doveva senza dubbio fondarsi su un dato molto antico essendovi inoltre una seconda testimonianza, del monaco cipriota Alessandro, che descrive la chiesa della Sancta Sion come dimora di Maria, madre di Marco<ref>''Acta Sanctorum, Junii'' pag 434</ref>
 
==Descrizione==

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