Ultima Cena: differenze tra le versioni

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== UbicazioneDifferenze delnelle cenacoloversioni ==
 
[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -29- - Last Supper.jpg|thumb|300px|{{Autore|[[Giotto]]}} ''Ultima Cena'' (1303 - 1305), affresco; [[Padova]], [[Cappella degli Scrovegni]]]]
Gli storici fanno risalire le tradizioni dell'Ultima cena al [[Gesù storico]]; importante in questo contesto è la testimonianza di [[San Paolo]], che nella ''[[Prima lettera ai Corinzi|lettera ai Corinzi]]'' afferma che la tradizione che ha ricevuto proviene direttamente «ἀπό τοῦ κυρίου», "dal Signore".<ref>Peter Stuhlmacher, "Jesus' Readiness to Suffer and His Understanding of His Death", in James D. G. Dunn, Scot McKnight, ''The historical Jesus in recent research'', EISENBRAUNS, 2005, ISBN 1575061007, p. 389.</ref>
 
Esistono alcune differenze tra le narrazioni dell'Ultima cena di Gesù dei quattro Vangeli, in particolare tra la narrazione del ''[[Vangelo secondo Marco]]'' (sulla quale si basano quelle di ''Matteo'' e di ''Luca'') e quella del ''[[Vangelo secondo Giovanni]]''. In breve, la principale differenza, è che in ''Marco'' l'ultima cena è la cena della ''[[Pesach]]'', la Pasqua ebraica, in ''Giovanni'' è una normale cena consumata il giorno prima di ''Pesach''.<ref name="becker">Jürgen Becker, James E. Crouch, ''Jesus of Nazareth'', Walter de Gruyter, 1998, ISBN 3110157721, p. 23.</ref><ref name="lincoln">Andrew T. Lincoln, ''The Gospel according to Saint John'', Continuum International Publishing Group, 2005, ISBN 0826471390, pp. 44-45.</ref>
 
In tutti i Vangeli canonici, la Passione di Gesù avviene in occasione della festa della [[Pasqua]] ebraica, la ''[[Pesach]]''. Questa festa, che ricordava l'uscita degli Ebrei dall'Egitto narrata nel libro dell'''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]'', prevedeva un giorno di preparazione alla festa, la cena della Pasqua e il giorno di Pasqua. Nel giorno di preparazione della Pasqua, gli Ebrei portavano un agnello al [[Tempio di Erode|Tempio]] (o più frequentemente lo acquistavano lì) per farlo sacrificare, poi tornavano a casa e preparavano una cena particolare carica di simboli collegati all'esodo (carne di agnello, erbe amare per ricordare la schiavitù in Egitto, pane azzimo per ricordare la fretta nell'uscita dall'Egitto, e diverse coppe di vino rituali). Giunto il tramonto, che secondo la tradizione in vigore presso gli Ebrei indicava l'inizio del giorno di Pasqua, si consumava il pasto pasquale.
 
Nel [[Vangelo secondo Marco]] si dice che le preparazioni per l'ultima cena avvennero il giorno prima di ''Pesach'' ({{passo biblico|Mc|14,12-16}}), e che si trattava della cena di ''Pesach'', che viene consumata alla sera, quando è iniziato il giorno della ''Pesach'' ({{passo biblico|Mc|14,17-25}}).
 
Nel [[Vangelo secondo Giovanni]] si dice che il pasto consumato è quello prima della festa di ''Pesach'' ({{passo biblico|Gv|13,1}}) e che il pasto di ''Pesach'' deve essere ancora consumato ({{passo biblico|Mc|13,29}}); inoltre si narra che coloro che arrestarono Gesù non vollero entrare nel pretorio di Pilato per non diventare ritualmente impuri e poter quindi mangiare il pasto di ''Pesach'' ({{passo biblico|Gv|18,28}}), e poi si dice esplicitamente che il giorno della morte di Gesù «era la Preparazione della Pasqua» ({{passo biblico|Gv|19,14}}).<ref name="lincoln" />
 
== Il Cenacolo ==
[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -29- - Last Supper.jpg|thumb|300px|{{Autore|[[Giotto]]}} ''Ultima Cena'' (1303 - 1305), affresco; [[Padova]], [[Cappella degli Scrovegni]]]]
{{vedi anche|Cenacolo}}
Secondo quanto dicono i Vangeli sinottici, il giovedì mattino i discepoli si presentarono a Gesù e gli chiesero in quale luogo egli volesse celebrare la [[Pesach|Pasqua ebraica]]<ref>{{pb|Mt|26,17-18}}; {{pb|Mc|14,12-13}}; {{pb|Lc|22,7}}</ref>. Gesù mandò due discepoli (Luca specifica [[San Pietro]] e [[San Giovanni evangelista|San Giovanni]]<ref>{{pb|Lc|22,8}}</ref>) in città dicendo loro che avrebbero incontrato lungo la via un uomo con una brocca d'acqua, diretto verso la casa del proprio padrone. I due avrebbero dovuto seguirlo e chiedere al padrone di casa se era possibile per Gesù celebrare la Pasqua nella sua dimora.
 
 
Verso il [[530]] l'arcidiacono Teodosio infatti, descrivendo la sua visita a [[Gerusalemme]], parlando della [[Santo Cenacolo|chiesa della Sancta Sion]], ritenuta come il luogo dell'ultima cena, afferma: "''Ipsa fuit domus sancti Marci evangelistae''" ("Questa fu la casa di San Marco evangelista")<ref>''De situ Terrae Sanctae'', pag 141</ref>. Questa affermazione doveva senza dubbio fondarsi su un dato molto antico essendovi inoltre una seconda testimonianza, del monaco cipriota Alessandro, che descrive la chiesa della Sancta Sion come dimora di Maria, madre di Marco<ref>''Acta Sanctorum, Junii'' pag 434</ref>
 
IlLa luogomemoria dovedel oggiluogo si ricordaè l'Ultimaconservata Cenafino èad oggi, e il [[Santo Cenacolo]], è situato sul Monte Sion oltre le mura dell'odierna città vecchia di [[Gerusalemme]]. Il Santuario, più volte distrutto dai musulmani, ha ospitato per diversi secoli un convento dei [[Frati Minori]] della [[Custodia di Terra Santa]].
 
Tradizione vuole che la tavola sopra cui Gesù fece l'ultima cena con gli Apostoli sia conservata nella cappella ''Sancta Sanctorum'' della [[Scala Santa]], presso la [[Basilica di San Giovanni in Laterano]] (Roma).
 
==Descrizione==
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==Reliquie==
== Analisi storica dei racconti dell'Ultima cena ==
 
Gli storici fanno risalire le tradizioni dell'Ultima cena al [[Gesù storico]]; importante in questo contesto è la testimonianza di [[San Paolo]], che nella ''[[Prima lettera ai Corinzi|lettera ai Corinzi]]'' afferma che la tradizione che ha ricevuto proviene direttamente «ἀπό τοῦ κυρίου», "dal Signore".<ref>Peter Stuhlmacher, "Jesus' Readiness to Suffer and His Understanding of His Death", in James D. G. Dunn, Scot McKnight, ''The historical Jesus in recent research'', EISENBRAUNS, 2005, ISBN 1575061007, p. 389.</ref>
 
=== Differenze tra le versioni dei vangeli ===
 
Esistono alcune differenze tra le narrazioni dell'Ultima cena di Gesù dei quattro Vangeli, in particolare tra la narrazione del ''[[Vangelo secondo Marco]]'' (sulla quale si basano quelle di ''Matteo'' e di ''Luca'') e quella del ''[[Vangelo secondo Giovanni]]''. In breve, la principale differenza, è che in ''Marco'' l'ultima cena è la cena della ''[[Pesach]]'', la Pasqua ebraica, in ''Giovanni'' è una normale cena consumata il giorno prima di ''Pesach''.<ref name="becker">Jürgen Becker, James E. Crouch, ''Jesus of Nazareth'', Walter de Gruyter, 1998, ISBN 3110157721, p. 23.</ref><ref name="lincoln">Andrew T. Lincoln, ''The Gospel according to Saint John'', Continuum International Publishing Group, 2005, ISBN 0826471390, pp. 44-45.</ref>
 
In tutti i Vangeli canonici, la Passione di Gesù avviene in occasione della festa della [[Pasqua]] ebraica, la ''[[Pesach]]''. Questa festa, che ricordava l'uscita degli Ebrei dall'Egitto narrata nel libro dell'''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]'', prevedeva un giorno di preparazione alla festa, la cena della Pasqua e il giorno di Pasqua. Nel giorno di preparazione della Pasqua, gli Ebrei portavano un agnello al [[Tempio di Erode|Tempio]] (o più frequentemente lo acquistavano lì) per farlo sacrificare, poi tornavano a casa e preparavano una cena particolare carica di simboli collegati all'esodo (carne di agnello, erbe amare per ricordare la schiavitù in Egitto, pane azzimo per ricordare la fretta nell'uscita dall'Egitto, e diverse coppe di vino rituali). Giunto il tramonto, che secondo la tradizione in vigore presso gli Ebrei indicava l'inizio del giorno di Pasqua, si consumava il pasto pasquale.
 
Nel [[Vangelo secondo Marco]] si dice che le preparazioni per l'ultima cena avvennero il giorno prima di ''Pesach'' ({{passo biblico|Mc|14,12-16}}), e che si trattava della cena di ''Pesach'', che viene consumata alla sera, quando è iniziato il giorno della ''Pesach'' ({{passo biblico|Mc|14,17-25}}).
 
Nel [[Vangelo secondo Giovanni]] si dice che il pasto consumato è quello prima della festa di ''Pesach'' ({{passo biblico|Gv|13,1}}) e che il pasto di ''Pesach'' deve essere ancora consumato ({{passo biblico|Mc|13,29}}); inoltre si narra che coloro che arrestarono Gesù non vollero entrare nel pretorio di Pilato per non diventare ritualmente impuri e poter quindi mangiare il pasto di ''Pesach'' ({{passo biblico|Gv|18,28}}), e poi si dice esplicitamente che il giorno della morte di Gesù «era la Preparazione della Pasqua» ({{passo biblico|Gv|19,14}}).<ref name="lincoln" />
 
== Il Cenacolo e le reliquie dell'Ultima Cena ==
 
Il luogo dove oggi si ricorda l'Ultima Cena è il [[Santo Cenacolo]], situato sul Monte Sion oltre le mura dell'odierna città vecchia di [[Gerusalemme]]. Il Santuario più volte distrutto dai musulmani ha ospitato per diversi secoli un convento dei [[Frati Minori]] della [[Custodia di Terra Santa]].
 
Tradizione vuole che la tavola sopra cui Gesù fece l'ultima cena con gli Apostoli sia conservata nella cappella ''Sancta Sanctorum'' della [[Scala Santa]], presso la [[Basilica di San Giovanni in Laterano]] (Roma).
 
Il [[Sacro Catino]], secondo la tradizione cattolica, sarebbe invece il piatto usato da Cristo, conservato a Genova nel [[Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo di Genova|Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo]].
 
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