Nuovo Lezionario Ambrosiano: differenze tra le versioni

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{{Quote iniziale|Forse vi chiederete: l'Arcivescovo, responsabile ultimo del [[Rito ambrosiano]] (Capo-Rito, per usare la definizione tecnica), che il [[Giovedì Santo]] [[2008]] ha promulgato il nuovo Lezionario, che cosa si attende dal suo uso nelle comunità di Rito ambrosiano? Mi attendo che l'uso del lezionario sia sentito come un particolare dono che ci aiuterà a professare, celebrare e vivere la nostra [[fede]] a partire dalla [[Bibbia|parola di Dio]]. Sono sicuro che il nuovo Lezionario potrà costituire per tutti i [[fedeli]] la via normale per incontrare [[Gesù Cristo]], il [[Verbo]] del [[Padre]], la Parola fatta carne per la [[salvezza]] nostra e del [[mondo]] intero.|[[Cardinale]] [[Dionigi Tettamanzi]] [[Arcivescovo]] di [[Milano]] - Dalla Lettera a tutti i fedeli ambrosiani sul nuovo Lezionario - Milano, [[19 ottobre]] [[2008]] [[Solennità]] della [[Dedicazione del Duomo di Milano|Dedicazione della Chiesa Cattedrale]]}}
 
[[File:Peter Paul Rubens 139.jpg|thumb|300px|{{Autore|[[Pieter Paul Rubens]]}}, ''L'imperatore [[Teodosio I]] incontra [[sant'Ambrogio]]'' ([[1617]] - [[1618]]), olio su tela]]
Nel [[2008]] fu introdotto in tutte le [[Parrocchia|parrocchie]] di [[Rito Ambrosiano]] il ''Nuovo Lezionario Ambrosiano'' riformato a norma dei decreti del [[Concilio Vaticano II]] che segna una diversificazione, fondata su un'antica e consolidata tradizione, del Rito della Chiesa Ambrosiana rispetto al resto della tradizione Latina.

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