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Una tardiva [[tradizione]] [[Bizantini|bizantina]] annovera Anania tra i [[settanta]] [[discepolo|discepoli]], e ce lo presenta come primo Vescovo di Damasco ed [[evangelizzazione|evangelizzatore]] di [[Eleutheropolis]], l'attuale Bet-Djibrin, nella [[Palestina]] [[sud|meridionale]], e afferma che subì il [[martirio]], prima [[fustigazione|fustigato]] e poi [[lapidazione|lapidato]], il [[10 ottobre]] dell'anno [[70]], per ordine di Licinio (o Luciano).
Diverse tradizioni affermano che Anania fu il giudeo che convertì Izate, figlio del re di Adiabene, Monobazo; per alcuni fu un [[laico]], o un [[diacono]] ([[Ecumenio]]), o un [[presbitero]] ([[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]]).
La [[Chiesa Greca]], secondo la [[tradizione]] [[oriente|orientale]], celebra la memoria di Anania il [[10 ottobre]], data del suo martirio.
A [[Damasco]], presso la porta orientale, esiste una [[cappella]] sotterranea, facente parte di una [[basilica]] bizantina ora distrutta, luogo di [[venerazione]] sia dei [[cristiano|cristiani]] che dei [[musulmani]], e collegata alla la casa di Anania.
{{Persone del Nuovo Testamento}}
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