Beato Andrea Carlo Ferrari: differenze tra le versioni

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Fondò inoltre l'«Opera cardinal Ferrari», che si distinse per attività a favore di tutti i ceti della popolazione.
Colpito da un tumore alla gola, [[Morte|morì]] nel [[1921]], uno degli ultimi atti ufficiali, già sul letto di morte, fu l'approvazione degli statuti dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano. Fu esposto nella [[Duomo di Milano|cattedrale metropolitana di Milano]] e sepolto nella cappella ''Virgo Potens'', sotto l'altare del Sacro Cuore di Gesù. Gli è stata dedicata una [[Chiesa (edificio)|chiesaparrocchia]] di [http://www.cpmlegnano.it/ Legnano]], in provincia di Milano, e nella città di Parma una [[parrocchia]] nella cui [[Chiesa (edificio)|chiesa]], anche questa a lui dedicata, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua costituzione furono poste, nell'[[ottobre]] [[2014]], le sue reliquie.
 
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II]] dove emerse quanto il cardinal Ferrari aveva anticipato i temi della riforma della [[Chiesa]]. Il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[10 maggio]] [[1987]].

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