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|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 2 aprile
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|LuogoMorteAlt=<ref>Attualmente il paese ha il nome di [[Mondonio San Domenico Savio]]</ref>
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|età = 14
|Epoca =
|Attività = giovane
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|immagine=San Domenico Savio.JPG
|didascalia=''San Domenico Savio''
|note =
|appartenenza =
|web =
|sd =
|fase canonizz =
|venerato da = [[Chiesa cattolica]]
|gmV =
|aV =
|pV =
|gmB =
|aB = 1950
|pB =
|gmS = 12 giugno
|aS =
|pS =
|ricorrenza =
|martirologio = A Mondonio in [[Piemonte]], san Domenico Savio, che, fin dalla fanciullezza di animo dolce e lieto, ancora adolescente percorse speditamente la via della cristiana [[perfezione]].
|martirologionumero =
|martirologioasterisco =
|martirologiosecondario =
|martirologiosecondarioricorrenza =
|martirologiosecondarionumero =
|martirologiosecondarioasterisco =
|altre ricorr = Per i [[Salesiani]] e le diocesi piemontesi il [[6 maggio]], perché
|santuario principale =
|attributi =
|patrono di = [[Pueri cantores]], ministranti, gestanti
|web =
|sd =
|sb = 32300
|tipo=laico
== Biografia ==
Secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di Chieri (San Giovanni di Riva) nel [[1842]], ma solo un anno dopo la sua [[famiglia]] si trasferì a Morialdo, frazione di [[Castelnuovo d'Asti]], per ragioni di [[lavoro]]. Nel [[1848]] Domenico cominciò le scuole elementari, avendo come insegnante don Giovanni Zucca, [[cappellano]] di Morialdo; l'[[anno]] successivo ricevette la sua [[Prima Comunione]]. Nel [[1853]] la sua [[famiglia]] si spostò nuovamente a Mondonio, sempre nel Comune di [[Castelnuovo d'Asti]]. Qui finì le elementari, allievo di don Cugliero. Nello stesso anno ricevette la [[Cresima]]. Iniziò a frequentare l'[[oratorio]] dei Becchi, dove conobbe [[Giovanni Bosco|don Bosco]] che, intenzionato a farne un [[presbitero|sacerdote]] [[salesiani|Salesiano]], ne fece un suo allievo nell'oratorio di [[Valdocco]], a [[Torino]].
Si distinse per l'assiduità ai [[sacramento|sacramenti]] della [[confessione|penitenza]] e dell'[[Eucaristia]] e per la devozione all'[[Immacolata Concezione]] (il cui [[dogma]] fu proclamato da [[papa]] [[Pio IX]] nel [[1854]]). L'[[8 giugno]] [[1856]] Domenico, insieme ad altri amici, fondò la [[Compagnia dell'Immacolata]].
Nell'estate del [[1856]] scoppiò il colera, malattia a quel tempo incurabile. I colpiti dal male morivano abbandonati. [[Don Bosco]] pensò di radunare i suoi cinquecento ragazzi, invitando i più coraggiosi
{{quote con citazione in linea|Mamma non [[pianto|piangere]], io vado in [[Paradiso]].}}
* La morte ma non peccati.
== Il
[[Don Bosco]] ne redasse la ''Vita'' e nel [[1933]] la [[Santa Sede]] ne riconobbe le [[virtù]] eroiche.
* {{Autore|[[San Giovanni Bosco]]}}, ''Vita del giovanetto Savio Domenico, allievo dell'Oratorio di San Francesco di Sales'', Torino, G. B. Paravia, [[1859]];
* {{Autore|Flora Fornara}}, ''Domenico Savio'', Bari, Edizioni Paoline, [[1957]] e successive edizioni;
* {{Autore|Luigi Castano}}, ''Domenico Savio,
* {{Autore|Teresio Bosco}}, ''San Domenico Savio'', Leuman, Rivoli, Elledici, [[2002]];
* {{Autore|Teresio Bosco}}, ''San Domenico Savio visto da vicino'', Leumann, Rivoli, Elledici, [[2004]];
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