Ostensorio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Museo dell'operta del duomo, prato, ostensorio del primo Settecento.jpg|thumb|250px|{{Autore|[[Bernardo Holzmann]]}}, ''Ostensorio raggiato'' ([[1710]] ca.), argento fuso, sbalzato e cesellato, rame dorato; Prato, [[Museo dell'Opera del Duomo di Prato|Museo dell'Opera del Duomo]]]]
 
L''''ostensorio''' è un vaso sacro usato per l'esposizione solenne del [[Santissimo Sacramento]], durante l'[[adorazione eucaristica]] e la [[benedizione eucaristica]]. L'ostensorio per il [[Rito ambrosiano]] ha una tipica configurazione "a tempietto" e non a "raggiera" come il [[Rito romano]]
 
Il termine ''ostensorio'' deriva dal latino ''ostendere'', che significa "mostrare".
Il gusto neoclassico semplificò le forme dell'ostensorio, ma non cambiò sostanzialmente le tipologie.
 
Nel [[rito ambrosiano]] fu adottato di preferenza l'''ostensorio a coppa'' o, ''a torre'' o a ''tempietto''.
 
Le disposizioni riguardo alla materia furono sempre poco rigide, benché le norme, dettate da [[san Carlo Borromeo]], già consigliassero l'uso dell'[[oro]], dell'argento o, comunque, di un metallo dorato.

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