Canonizzazione: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
# il processo di canonizzazione ha origine dalle persone che hanno vissuto con il potenziale santo o santa, che ne conoscono l'operato e lo stile di vita: la comunità della [[parrocchia]], la [[congregazione religiosa]], la comunità in cui ha lavorato, eccetera.
# questi, detti ''Attori'', incaricano una persona che ritengono adeguata a presentare richiesta al [[vescovo]] di riferimento perché apra l'''Inchiesta Diocesana'' su una possibile beatificazione. Chi presenta la domanda viene detto ''Postulatore della Causa''. Se la [[Santa Sede]] lo ritiene affidabile, diviene la persona di riferimento per la [[Congregazione per le cause dei santi]], cioè l'organismo della Santa sede che si occupa dei processi di beatificazione. L'inchiesta non può iniziare se non sono trascorsi almeno 5 anni dalla morte della persona, a meno che il [[Papa]] in persona non voglia autorizzare una eccezione. Questo criterio di cautela tende a evitare di farsi trasportare da entusiasmi temporanei e intende aiutare a valutare con criterio i fatti;
# La Congregazione per le Cause dei Santi valuta la richiesta del vescovo e risponde con un ''Nulla[[nihil Ostaobstat]]'' (niente si oppone), autorizzandolo a procedere. Da questo punto in poi il potenziale santo o santa viene detto "'''[[Servo di Dio|Servo (o serva) di Dio]]'''";
# si procede intervistando quante più persone possibili, valutando documenti e testimonianze per capire se, tra quanti lo hanno conosciuto, ci sia una cosiddetta ''fama di santità''. Se, durante la vita della persona sono avvenuti episodi inspiegabili che possano essere ritenuti "[[miracolo|miracoli]]", questi verranno verificati e segnalati, sebbene non siano considerati fondamentali. Ne deriva una raccolta di documenti che viene inviata a [[Roma]].
# la Congregazione per le Cause dei Santi controlla che la raccolta del materiale sia avvenuta in modo corretto, quindi nomina un ''Relatore della Causa'' che guiderà l'organizzazione del materiale nella ''Positio super virtutibus'' del Servo di Dio. La ''Positio'' è quindi un ''dossier'' dove si esprime con criterio la "dimostrazione ragionata" (''Informatio'') delle presunte virtù eroiche, usando le Testimonianze e Documenti raccolti nell'Inchiesta Diocesana (''Summarium''); Nel 1587 venne istituita una figura, contrapposta al relatore, di ''Pubblico Ministero'' (chiamato popolarmente l' ''Avvocato del Diavolo'') che in questa fase cerca soprattutto con grandissimo scrupolo le prove contro la santità del candidato: errori nella dottrina della Fede, disobbedienze alla Chiesa, comportamenti palesemente o occultamente peccaminosi o viziosi; questa figura è stata poi soppressa nel 1983 da parte di papa Giovanni Paolo II per snellire il processo di canonizzazione. Questo non vuol dire che tutti i santi siano stati perfetti dalla nascita: al contrario, ci sono santi che in una prima fase della loro vita possono essere stati grandi peccatori o addirittura infedeli o nemici della Fede (esempio: Saulo / San Paolo); ma allora si andrà a vedere se a questa prima fase (eventualmente anche lunga) ha fatto seguito una completa, radicale, definitiva [[conversione]];
40 989

contributi

Menu di navigazione