Famiglia: differenze tra le versioni

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==== Nel ministero pubblico di Gesù ====
 
Durante il suo [[ministero pubblico]], Gesù manifesterà tutto il suo interesse per la famiglia, dimostrando di conoscerne pregi e difetti, [[gioia|gioie]] e [[sofferenza|sofferenze]]:
* nelle [[nozze di Cana]] la sua presenza è di [[benedizione]] e anche di aiuto materiale perché non venga meno la gioia nelle celebrazioni nuziali ({{pb|Gv|2,1-11}});
* coltiva un'amicizia sincera per la famiglia di [[Lazzaro]], [[Santa Marta|Marta]] e [[Maria (sorella di Lazzaro)|Maria]], esaltata nel racconto della [[risurrezione di Lazzaro]] ({{pb|Gv|11,1-44}});
* [[guarigione|guarisce]] la [[suocera]] [[malato|ammalata]] di [[San Pietro Apostolo|Pietro]] ({{pb|Mc|1,29-31}});
 
Gesù conosce il dramma di un [[Parabola del Padre Misericordioso|padre]] che si vede abbandonato dal figlio ({{pb|Lc|15,11-32}}) e ama i [[bambino|bambini]] con una [[tenerezza]] più che materna ({{pb|Mc|10,13-16}}).
 
Con tutto ciò, però, Gesù si guarda bene dal fare della famiglia un assoluto: vuole che essa sia aperta alle superiori esigenze del [[Regno di Dio]] ({{pb|Mt|19,29}}); in forza di esse chiede il coraggio di abbandonare la propria famiglia (cfr. {{pb|Mc|3,31-35}}). Con ciò pone le premesse per una scelta di vita diversa dal [[matrimonio]] ({{pb|Mt|19,12}}).
 
Di fronte alla legge sul [[ripudio]] di {{pb|Dt|24,1-4}}, Gesù riporta il matrimonio e la famiglia al disegno originario di [[Dio]], disegno di [[fedeltà]] e di [[unità del matrimonio|unità]] ({{pb|Mt|19,3-12}}; {{pb|Mc|10,2-12}}).
 
Di fronte alla disinvoltura con cui i [[farisei]] rendevano nella pratica nulla la prescrizione del comandamento di sostentare i propri vecchi, [[Gesù]] ricorda l'importanza di questo "comandamento di Dio" ({{pb|Mc|7,8-13}}; {{pb|Mt|15,4-6}}). Al [[giovane ricco]] lo ricorda insieme ad altri comandamenti ({{pb|Mt|19,19}}; {{pb|Mc|10,19}}; {{pb|Lc|18,20}}).
 
==== In San Paolo ====
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