7 860
contributi
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
}}
Nato a Siena col nome di Fabio Chigi,
Fu creato cardinale da [[papa Innocenzo X]] nel [[concistoro]] del [[19 febbraio]] [[1652]] e il [[12 marzo]] dello steso anno gli fu conferito il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[Santa Maria del Popolo (titolo cardinalizio)|Santa Maria del Popolo]].
Il [[13 maggio]] [[1653]] fu eletto vescovo di [[diocesi di Imola|Imola]].
Papa [[Innocenzo X]] richiamò Chigi a Roma e lo rese in seguito cardinale segretario di stato. Alla morte di Innocenzo, Chigi, candidato favorito dalla Spagna, venne eletto Papa dopo ottanta giorni di [[conclave]], il [[7 aprile]] [[1655]].
Fin dai primi anni di pontificato, Alessandro VII visse semplicemente e vietò ai parenti persino di fargli visita a Roma; ma nel [[concistoro]] del [[24 aprile]] [[1656]], annunciò che il fratello e i nipoti lo avrebbero raggiunto a Roma per assisterlo. L'amministrazione venne messa ampiamente nelle mani dei suoi parenti, e il [[nepotismo]] divenne cosparso di lusso come non mai nel periodo dei papati barocchi: egli diede loro gli incarichi civili ed ecclesiastici più remunerativi, e palazzi e proprietà principesche, adatte ai Chigi di Siena.
Alessandro non apprezzava gli affari di stato, preferendo la letteratura e la filosofia; una raccolta dei suoi poemi in [[lingua latina|latino]] apparve a Parigi nel [[1656]] con il titolo di ''Philomathi Labores Juveniles.'' Egli incoraggiò inoltre l'architettura, e il miglioramento generale di Roma, dove fece abbattere abitazioni per raddrizzare ed allargare le strade ed ebbe l'opportunità di essere un grande patrono di Gian Lorenzo Bernini. Ordinò le decorazioni della chiesa di [[Santa Maria del Popolo]], delle chiese titolari di diversi dei Cardinali Chigi, la Scala Regia, l'altare della Cattedra nella [[Basilica di San Pietro]], ed in particolare patrocinò la costruzione del magnifico colonnato del Bernini nella piazza della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica vaticana]]. Nel [[1661]], quando Ariccia passò dal dominio dei Savelli a quello dei Chigi, Alessandro si impegnò in un importante intervento di restauro del borgo avvalendosi del prezioso operato dello stesso Bernini e del suo giovane assistente Carlo Fontana. Di particolare interesse sono il progetto di restauro del palazzo e la creazione della Collegiata di Santa Maria dell'Assunta.
|
contributi