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La morte, dunque, ha un carattere provvisorio e il [[Redentore]] è morto per distruggerla. Nella risurrezione, come viene presentata da Paolo, l'attesa sperimenta una [[perfezione]] che negli altri autori non c'è.
Nella {{passo biblico con libro|1Ts|4,17|Prima lettera ai Tessalonicesi|si}} si legge che "prima verranno risuscitati coloro che sono morti in
Paolo pone la risurrezione di Cristo quale fondamento e garanzia della [[speranza]] cristiana della risurrezione. Con la sua vittoria sulla morte Cristo costituisce l'inizio, da intendersi non temporale, ma causale e soteriologico. Attraverso Cristo la giustizia e la vita -dice Paolo- vengono per tutti gli uomini. Infatti, se siamo diventati con Lui una medesima pianta, per conformità alla sua morte, così lo saremo anche per conformità alla sua risurrezione. <ref>{{pb|Rm|5,18}} {{pb|Rm|6,5}}</ref>
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