Cathopedia:Articolo per Osservatore Romano
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"Secondo una recente ipotesi Gesù sarebbe stato sposato con Maria Maddalena e da loro sarebbe nata la dinastia dei Merovingi".
Tutti possono leggere questa frase su Wikipedia, alla voce Maria Maddalena. Un'affermazione che non è nuova su Wikipedia: è lì da lungo tempo, in linea fin dai primi istanti di esistenza di quella voce, nel 2005.
Come è possibile che Wikipedia riporti frasi come questa, corrispondenti a teorie che non trovano accoglienza né negli ambienti ecclesiali né in quelli accademici? C'è un perché, e si chiama punto di vista neutrale: tutte le voci di Wikipedia devono essere espresse in maniera distaccata, oggettiva, senza esprimere giudizi; con il risultato che l'opinione di un qualche "ricercatore indipendente" è citabile come quella condivisa dalla comunità accademica, e che l'ultima teoria formulata ha lo stesso spazio e dignità della dottrina certa.
C'è da preoccuparsi al pensiero che qualche giovane catechista, generoso ma inesperto, possa fare propri questi contenuti.
O che qualche incauto seminarista, dovendo presentare a un suo professore un lavoro scritto, approdi su Wikipedia e, ridotto alle ore piccole, faccia un incauto copia-incolla sul suo computer e mandi in stampa senza rendersi conto del contenuto...
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Considerazioni come queste hanno spinto due fratelli preti genovesi (don Giovanni, l'ideatore-animatore di pretionline, il presbiterio virtuale, e don Paolo, allora missionario con la passione dell'informatica) a formulare l'ipotesi di una "enciclopedia cattolica", che potesse essere consultata con la certezza di trovarvi la visione cattolica degli argomenti trattati.
Era la fine del 2005. Quindici anni prima Giovanni Paolo II scriveva nella Redemptoris Missio: "Il primo areopago del tempo moderno è il mondo delle comunicazioni, che sta unificando l'umanità rendendola - come si suol dire - «un villaggio globale»" (n. 37).
La Chiesa italiana, seguendo l'invito del papa, viveva nel 2002 il convegno Parabole Mediatiche, con il quale offriva l'opportunità di riflettere sul tema della presenza ecclesiale sui mass media. Ma i passi erano ancora timidi, le presenze embrionali.
In questa atmosfera, il 13 febbraio del 2006, nasce Cathopedia, l'Enciclopedia Cattolica on line.
I primi passi della neonata enciclopedia cattolica sono come quelli di un bambino: incerti e discontinui. Vari contributori si succedono, molti di essi scrivono voci, ma lavorando ognuno per conto proprio, senza interazione o collaborazione.
Non deve stupire se con queste modalità non si cammina molto: il Web 2.0 si differenzia dal Web delle origini per la fitta interazione tra tutti i soggetti coinvolti. Cathopedia, nata per essere il centro di gravità di una comunità, lo diventa dopo la metà del 2009. All'epoca, dopo tre anni e mezzo di vita, aveva solo 600 voci.
A ottobre 2009 Cathopedia inizia ad essere comunità di contributori, ed entra così in una fase di crescita costante; il 25 novembre arriva al traguardo delle 1.000 voci, grazie a pochi contributori attivi e che lavorano gomito a gomito.
Da questo momento Cathopedia cresce in maniera continua al ritmo di 15/20 nuove voci al giorno: alcune di esse sono frutto di un lavoro di sintesi originale, altre vengono adattate a partire da materiale condivisibile già presente in rete.
"La mia personale esperienza come contributore del progetto - spiega Elvezio: pensionato, dona a Cathopedia il suo tempo libero - è che con questo strumento ho avuto e ho tuttora l'opportunità di approfondire la mia Fede e la mia cultura generale. Il meccanismo di rimando ad altre voci porta il contributore ad esplorare sempre nuovi orizzonti, a sviscerare aspetti poco noti. È per me uno strumento di stimolo alla curiosità e alla ricerca che ha orizzonti praticamente illimitati. E tutto questo comodamente seduto alla mia scrivania".
Oggi Cathopedia ha più di 4.000 voci, tutte attinenti, in maniera diretta o indiretta, al cattolicesimo, ed espresse secondo il punto di vista cattolico.
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Cathopedia si sente interpellata dalle parole di Benedetto XVI nel Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "Il mondo digitale, ponendo a disposizione mezzi che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata, apre notevoli prospettive ed attualizzazioni all'esortazione paolina: 'Guai a me se non annuncio il Vangelo!' (1Cor 9,16). Con la loro diffusione, pertanto, la responsabilità dell'annuncio non solo aumenta, ma si fa più impellente e reclama un impegno più motivato ed efficace".
Effettivamente Cathopedia si trova oggi a fronteggiare due sfide, strettamente correlate l'una all'altra.
La prima sfida è generare voci di qualità. Perché si esce tra i primi risultati dei motori di ricerca solo se si dice qualcosa di diverso e di qualitativamente migliore di tutti gli altri. Cathopedia deve avere ottime voci se vuol essere visibile in rete.
La seconda sfida è attirare nuovi contributori. Fare di Cathopedia la Enciclopedia Cattolica implica un lavoro appassionante e metodico: scrivere le voci necessarie, migliorare quelle esistenti, limare, approfondire. È un lavoro che abbisogna di molte menti capaci di esprimere con precisione e fedeltà la ricchezza della dottrina della Chiesa; e che necessita di molti cuori con passione per l'evangelizzazione. Al momento i contributori attivi sono circa venticinque, tra essi vi sono cinque presbiteri, compreso un professore di un'università pontifica, e alcune suore; e poi i laici, alcuni orientati più in senso tecnico, altri più sul versante dei contenuti. Fanno molto, e pregano perché il numero e la qualità dei contributori crescano.
Con i ritmi attuali Cathopedia arriverà alla fine del 2010 ad avere sulle 7000 voci. Può essere un punto di partenza di una Cathopedia che inizia ad essere completa. E con il sogno che nascano presto progetti gemelli nelle altre lingue: una Cathopedia inglese, una spagnola, una polacca, ecc. Sono solo sogni a occhi aperti? Forse. Ma se il sogno è di Dio, allora l'avventura è solo al suo inizio!