Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo (Roma)

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1leftarrow.png Voce principale: Chiese di Roma.
Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Trastevere - sant'Onofrio - chiostro esterno 3108-10.JPG
Roma, Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio


Regione ecclesiastica Lazio

Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Località
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Piazza Sant’Onofrio, 2
00165 Roma (RM)
Telefono +39 06 6864498
Fax +39 06 6893404
Posta elettronica info@sanbenedettoinpiscinula.it
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione Rettoria
Dedicazione Sant'Onofrio
Vescovo
Sigla Ordine qualificante S.A.
Sigla Ordine reggente S.A.
Fondatore Beato Nicola da Forca Palena
Data fondazione XV secolo, primo quarto
Architetto


Stile architettonico rinascimentale
Inizio della costruzione 1439
Completamento XVIII secolo
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
Inaugurato da {{{InauguratoDa}}}
Data di consacrazione
Consacrato da {{{ConsacratoDa}}}
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo Sant'Onofrio (titolo cardinalizio)
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore {{{Nome scopritore}}}
Datazione scavi {{{Datazione scavi}}}
Scavi condotti da {{{Scavi condotti da}}}
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima {{{LunghezzaMassima}}}
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
41°53′51″N 12°27′40″E / 41.89745, 12.46117 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Chiesa di S. Onofrio
Chiesa di S. Onofrio
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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La Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo è un edificio di culto di Roma, che sorge sulla piazza omonima, situato nel centro storico della città, nel rione Trastevere.

Storia

Dalla fondazione al Cinquecento

Il beato Nicola da Forca Palena (13491449) nel 1419 acquistò, grazie al contributo di alcuni fedeli e dei cardinali Gabriele Condulmer (13831447), futuro Eugenio IV, e Giovanni De Cupis, alcuni terreni sul versante settentrionale del Gianicolo, nella zona detta mons ventosus, dove fondò un romitorio. Dopo alcuni anni il religioso decise di costruire, assieme ai primi compagni, un piccolo convento con una chiesa, dedicata a sant'Onofrio, anacoreta della Tebaide.

Il complesso, edificato tra il 1439 e il 1444, fu collegato nel 1446 dai religiosi con un ripido viottolo, il Clivum ad Sanctum Honofrium, alla sottostante riva destra del Tevere, dove già si era sviluppato il popolare quartiere di Trastevere.

Nel 1446, il convento e la chiesa furono assegnati da Eugenio IV (1431-1447) alla Congregazione dei poveri eremiti di san Girolamo, fondata nel 1380 dal beato Pietro Gambacorta (13551435). I frati nella seconda metà del XV secolo, ristrutturarono la chiesa e ampliarono il convento, articolandolo attorno ad un suggestivo chiostro.

Durante il XVI secolo venne dotata di uno splendido apparato decorativo e di preziosi arredi.

Nel 1517 papa Leone X eresse la chiesa a diaconia, mentre nel 1588 Sisto V la elevò a titolo presbiterale.

Per l'amenità del sito e la sua vicinanza al Vaticano, il complesso divenne luogo d'incontro tra religiosi e intellettuali, e rifugio per i letterati. Nel convento, infatti, visse gli ultimi giorni della sua vita Torquato Tasso (15441595), uno dei più celebri poeti e scrittori italiani.

Dal Seicento ad oggi

In occasione del Giubileo del 1600, la chiesa fu arricchita di ulteriori decori e, nel 1608, Paolo V (1605 - 1621) dispose la realizzazione di una nuova strada - la Salita di Sant'Onofrio - che in parte seguiva il tracciato di quella già eseguita dai Gerolamini, per consentire ai fedeli un accesso più agevole al complesso e un collegamento più semplice con la Basilica di San Pietro.

Nel XVIII secolo l'intero complesso, dalle forme rinascimentali, fu ripetutamente restaurato con alcune modifiche. In particolare venne chiusa la loggia sovrastante le arcate dell'antico chiostro.

Tra i visitatori celebri che giunsero a Sant'Onofrio al Gianicolo vanno ricordati: il letterato tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) nel 1786; lo scrittore francese Stendhal (1783-1842) nel 1815.

Nel 1873 il convento venne confiscato dallo Stato Italiano e utilizzato come ospedale pediatrico chiamato Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, mentre ad alcuni religiosi fu permesso di continuare ad occuparsi della chiesa.

Pio XI (1922-1939) nel 1933 decise lo scioglimento della congregazione dei Gerolamini, ormai in estinzione, e assegnò la chiesa al Terzo Ordine Regolare di San Francesco.

In seguito ai Patti Lateranensi, sottoscritti l'11 febbraio 1929, il complesso divenne di proprietà della Santa Sede con diritti di extraterritorialità.

Nel 1939, il Governatorato di Roma allestì all'interno del convento il Museo Tassiano che raccoglie le memorie di Torquato Tasso.

Nel 1945, Pio XII (1939-1958) affidò il complesso all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che attualmente ospita i Frati Francescani dell'Atonement.

Nel tempo gli ambienti del convento si rivelarono inadatti ad ospitare la struttura ospedaliera, che fu trasferita in un moderno edifico costruito ad ovest del complesso, sempre su un'area che rientra nella Zona extraterritoriale della Santa Sede.

La chiesa è oggi luogo sussidiario di culto della parrocchia di Santa Dorotea.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Sant'Onofrio, istituito da papa Leone X il 6 luglio 1517: il titolo attualmente (2021) è vacante.

Descrizione

Chiesa di Sant’Onofrio (interno)

Esterno

La facciata della chiesa, dietro la quale si erge un piccolo campanile a due ordini del XV secolo, è costituita da un portico a "L" con arcate poggiate su esili colonne (alcune di spoglio), sul quale si apriva in origine una loggia ad arcatelle sostituite nel XVIII secolo con finestre alternate a riquadrature a stucco.

Sotto il portico, entro lunette si nota una pregevole decorazione pittorica raffigurante:

Sulla parete a destra dell'ingresso alla chiesa è collocata:

Inoltre, nel terminale del braccio occidentale della loggia si apre la cappella, dedicata alla Madonna del Rosario, detta anche Cappella Vaini, realizzata nel 1620 e decorata da Agostino Tassi, nella quale si notano:

Interno

L'interno della chiesa presenta una pianta a navata unica, articolata in tre campate e coperta con volte a crociera, con cinque cappelle e terminante con un'abside poligonale, d'aspetto prevalentemente rinascimentale ma di struttura ancora gotica.

Lato sinistro

Lungo il lato sinistro si aprono tre pregevoli cappelle:

Presbiterio e abside

Baldassarre Peruzzi, Madonna con Gesù Bambino in trono, santi e donatore, Storie della vita di Maria Vergine (prima metà del XVI secolo), affreschi

Dietro l'altare, si apre l'abside poligonale, che presenta uno splendido ciclo di dipinti murali ad affresco, eseguiti nella prima metà del XVI secolo da Baldassarre Peruzzi, raffiguranti:

Lato destro

Lungo il lato destro si aprono due pregevoli cappelle:

Controfacciata

Nella controfacciata è collocato:

Sacrestia

A destra del presbiterio si accede alla sacrestia, dove si notano:

Note
  1. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 14.01.2021
  2. Ibidem . URL consultato il 13.01.2021
  3. Ibidem . URL consultato il 13.01.2021
  4. Ibidem . URL consultato il 13.01.2021
  5. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  6. Ibidem . URL consultato il 14.01.2021
  7. Ibidem . URL consultato il 15.01.2021
  8. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  9. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  10. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  11. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  12. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  13. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  14. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
  15. Ibidem . URL consultato il 16.01.2021
Bibliografia
  • Ferruccio Lombardi, Roma. Chiese conventi chiostri. Progetto per un inventario, 313-1925, Edil Stampa, Roma, 1993, p. 292
  • Luigi Huetter, Emilio Lavagnino, S. Onofrio al Gianicolo, Marietti, Roma, 1957
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, pp. 276-277, ISBN 9788854188358
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, pp. 586-587, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 7 maggio 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.