Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina

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Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina
Archidioecesis Crotonensis-Sanctae Severinae
Chiesa latina

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Arcivescovo Raffaele Panzetta
Sede Crotone

sede vacante
Crotone

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Suffraganea dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace
Regione ecclesiastica Calabria
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario Giuseppe Marra
Provicario
generale
Ausiliari

Arcivescovi emeriti:

Domenico Graziani
Parrocchie 82
Sacerdoti

122 di cui 103 secolari e 19 regolari
1.511 battezzati per sacerdote

20 religiosi 60 religiose 20 diaconi
186.613 abitanti in 1.885 km²
184.413 battezzati (98,8% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Cattedrale {{{cattedrale}}}
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
C.P. 232, Piazza Duomo 19, 88900 Crotone, Italia
tel. +39096221520 fax. 0962.25.674 @
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2017 (gc ch )

Dati dal sito web della CEI
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

L'Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina (in latino: Archidioecesis Crotonensis-Sanctae Severinae) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace appartenente alla Regione ecclesiastica Calabria. Nel 2016 contava 184.413 battezzati su 186.613 abitanti. È attualmente retta dall'Arcivescovo Raffaele Panzetta.

Territorio

Sede vescovile è la città di Crotone, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta. A Santa Severina sorge la Concattedrale di Sant'Anastasia. Nell'Arcidiocesi si trovano anche quattro chiese ex Cattedrali: la Chiesa di San Michele Arcangelo a Belcastro, la Chiesa di Santa Maria Assunta a Isola Capo Rizzuto, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Strongoli e la Chiesa di San Donato a Umbriatico. Della Cattedrale di San Teodoro di Cerenzia rimangono alcune rovine, mentre nulla rimane della Cattedrale di San Leone, nel territorio di Scandale.

Il territorio è suddiviso in 80 parrocchie.

Storia

La Diocesi di Crotone fu eretta in epoca antica. Il primo Vescovo noto è Maiorico, alla fine del V secolo. Anticamente chiamata Diocesi di Cotrone, era suffraganea all'Arcidiocesi di Reggio Calabria[1]. Nel VI secolo la Diocesi di Crotone è ricordata più volte nell'epistolario di papa Gregorio Magno. Nel 592 il Papa intervenne per far sì che i crotonesi eleggessero un nuovo Vescovo con l'aiuto di Giovanni Vescovo di Squillace.

Dal 556 Crotone era una città sotto l'influenza bizantina, ma la Diocesi continuò a dipendere da Roma fino al 756, anno in cui si sottomise alla giurisdizione patriarcale di Costantinopoli. Sono documentate le partecipazioni dei Vescovi di Crotone al Concilio di Costantinopoli III (680), al Concilio di Nicea II (787) e al Concilio di Costantinopoli IV (869).

Durante la lotta iconoclasta Crotone divenne un provvidenziale rifugio per i monaci fuggiti dall'Oriente e per le loro icone.

Nel X secolo i bizantini vollero erigere l'Arcidiocesi di Santa Severina, come Metropoli delle Diocesi di Belcastro, di Cerenzia, di Isola, di San Leone e di Umbriatico. In seguito all'erezione della sede Arcivescovile di Santa Severina, il territorio della Diocesi di Crotone si ridusse in pratica a quello della sola città.

Verso il 1060 i Normanni imposero una repentina latinizzazione della Diocesi di Crotone, tuttavia il Rito Bizantino resterà in uso ancora per due secoli.

Nel 1122 papa Callisto II visitò Crotone e vi tenne un sinodo fra i Vescovi calabresi.

Il 9 gennaio 1217 il Vescovo Giovanni ottenne da papa Onorio III la concessione di poter celebrare in latino o in greco.

Nel XVI secolo fu importante per Santa Severina l'episcopato di Giulio Antonio Santori, che contribuì a risolvere il problema dei fedeli di Rito bizantino e istituì il seminario diocesano di Santa Severina. Nel 1571, sempre sotto il suo episcopato, fu soppressa la Diocesi di San Leone e il suo territorio fu aggregato all'Arcidiocesi.

Nel 1664 il Vescovo Girolamo Carafa istituì il seminario anche a Crotone.

Il 27 giugno 1818 la Diocesi di Belcastro fu soppressa e fu unito a quella dell'arcidiocesi di Santa Severina. Simultaneamente fu soppressa anche la Diocesi di Isola e il suo territorio fu unito a quello della Diocesi di Crotone.

I diritti metropolitici di Santa Severina vennero riconosciuti fino all'anno 1952, quando la Santa Sede ne soppresse la giurisdizione trasferendo a Reggio come unica sede metropolitana della Calabria, la Diocesi suffraganea di Cariati.

Il 4 aprile 1979 con la Bolla Quo aptius di papa Giovanni Paolo II la Diocesi di Cariati cedette il territorio di sedici comuni alla Diocesi di Crotone, che a sua vola cedette una parrocchia all'Arcidiocesi di Santa Severina.

Le due Diocesi, che erano unite in persona episcopi dal 21 dicembre 1973, furono unite in forma piena il 30 settembre 1986, conservando il titolo arcivescovile che apparteneva alla sede di Santa Severina.

Il 30 gennaio 2001 l'Arcidiocesi è entrata a far parte della Provincia ecclesiastica dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.

Cronotassi dei vescovi

Vescovi di Crotone

Arcivescovi di Santa Severina


Arcivescovi di Crotone-Santa Severina

Statistiche

L’Arcidiocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 186.613 persone contava 184.613 battezzati, corrispondenti al 98,8% del totale.

Note
  1. Anonimo, La storia sacra, 1868.
Bibliografia
Per Crotone
Per Santa Severina
Voci correlate
Collegamenti esterni