Note distintive della Chiesa

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Le note distintive della Chiesa fondata da Cristo sono quattro: una, santa, cattolica e apostolica. Esse si trovano nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano (381):

(LA) (IT)
« Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam » « Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica »

Le quattro note costituiscono il primo indice dell'autocoscienza della Chiesa[1].

Tre delle quattro note sono radicate nella testimonianza della comunità del Nuovo Testamento, che si autocomprende come:

La nota per la quale la Chiesa è cattolica, poi, esprime l'universalità spazio-temporale, e quindi il dinamismo, il dilatarsi della Chiesa.

Le quattro note distintive non sono termini opinabili, ma si riferiscono alla profondità del mistero della Chiesa. A fondamento delle note c'è la comprensione della comunione divina, che da Dio viene partecipata e di cui gli uomini fanno esperienza.

Storia

Le quattro note vennero percepite nella semplicità del loro significato fino al XVI secolo.

A partire dai tempi della riforma protestante assunsero un carattere apologetico e polemico, e la Chiesa cattolica le usò per dimostrare che solo la Chiesa che faceva capo a Roma è l'una, santa, cattolica ed apostolica Chiesa di Cristo nella sua visibilità e articolazione concrete, che la riforma protestante metteva in discussione. Ciò fece sì che per un lungo periodo l'orizzonte dell'ecclesiologia fosse quello delle note, il cui numero si moltiplicò al fine di asserire con certezza l'identificazione della Chiesa di Cristo con la Chiesa cattolica.

Nella Lumen Gentium

La Lumen Gentium cita le quattro note distintive nei paragrafi dedicati a La Chiesa, realtà visibile e spirituale:

« Cristo, unico mediatore, ha costituito sulla terra e incessantemente sostenta la sua Chiesa santa, comunità di fede, di speranza e di carità. (..) Questa è l'unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica[2] e che il Salvatore nostro, dopo la sua resurrezione, diede da pascere a Pietro (cfr. Gv 21,17 ), affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida (cfr. Mt 28,18-20 ), e costituì per sempre colonna e sostegno della verità (cfr. 1Tim 3,15 ). Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica»
(n. 8)

Più avanti torna a menzionare le quattro note dove parla di "ogni comunità che partecipa all'altare, sotto la sacra presidenza del Vescovo":

« In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere e disperse, è presente Cristo, per virtù del quale si costituisce la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica[3]. Infatti "la partecipazione del corpo e del sangue di Cristo altro non fa, se non che ci mutiamo in ciò che riceviamo"[4]»
(n. 26)
Note
  1. Cettina Militello (1992), p. 69.
  2. Cfr. Symbolum Ap.: Dz 6-9 (10-13) [Collantes 0.501-02]; Symb. Nic.-Const.: Dz 86 (150) [Collantes 0.509]; cf. Professio fidei Tridentina: Dz 994 e 999 (1862 e 1868) [Collantes 0.518 e 0.525].
  3. Cfr. Sant'Agostino, Contra Faustum, 12, 20: PL 42, 265; Sermones 57, 7: PL 38, 389, ecc.
  4. San Leone Magno, Sermones 63, 7: PL 54, 357C.
Bibliografia
Voci correlate