Pedro Ferris

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Pedro Ferris
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 63 anni
Nascita Cocentaina
15 aprile 1415
Morte Roma
25 settembre 1478
Sepoltura Roma, Basilica di Santa Maria sopra Minerva, chiostro
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 14 febbraio 1498
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Creazione
a Cardinale
Creato
Cardinale in segreto
16 dicembre 1468 da Sisto IV (vedi)
Pubblicato
Cardinale
18 dicembre 1476 da Sisto IV (vedi)
Cardinale per
Cardinale per 1 anno, 9 mesi e 7 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Consorte

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Invito all'ascolto
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Pedro Ferris detto anche Ferriz o Ferrici (Cocentaina, 15 aprile 1415; † Roma, 25 settembre 1478) è stato un cardinale, vescovo e diplomatico spagnolo.

Biografia

Formazione e servizio ecclesiastico

Nacque il 15 aprile 1415 a Cocentaina, diocesi di Valencia, figlio illegittimo. Era parente di papa Paolo II. Il suo nome è anche elencato come Pere e il suo cognome come Ferrís e Ferriz. Fu chiamato cardinale di Tarazona.

Dopo i primi studi nella città natale studiò latino a Valencia e doritto a Lérida. Terminò gli studi in legge presso l'università di Bologna, dove conseguì il dottorato in teologia e in utroque iure, sia canonico che civile. .

Terminati gli studi si trasferì a Roma al servizio del cardinal Guillaume-Hugues d'Estaing, vescovo di Metz, come magister domus et auditor suus. Alla morte di questi, il 28 ottobre 1455, passò al servizio del cardinal Pietro Barbo, futuro papa Paolo II. Per i suoi meriti, il papa lo nominò canonico del capitolo della cattedrale di Maiorca, cappellano papale e Uditore della Sacra Rota per la corona d'Aragona. Referendario del papa intorno al 1458. Commissario apostolico a Liegi. Inviato come legato in Germania nel 1462, accompagnato dal giurista Francisco de Toledo, per sistemare la situazione dell'arcidiocesi di Magonza, il cui arcivescovo-elettore, Diether von Isenbourg(ch), era stato deposto da papa Pio II. Ratificò a Francoforte nell'ottobre 1463, a nome del papa, il trattato tra l'arcivescovo-elettore di Magonza e il suo concorrente Adolfo di Nassau. Nel maggio 1464, ricevette a Worms Friedrich, elettore palatino, nella comunione della chiesa. Quando dopo due anni terminò la sua missione in Germania, tornò a Roma; sulla sua strada, ricevette la notizia che Papa Paolo II lo aveva promosso all'episcopato.

Episcopato e cardinalato

Il 1° ottobre 1464 fu nominato vescovo di Tarazona, carica che occupò sino alla morte. Dal 1464 fu nominato referendario intimus et carissimus. Tenne questo incarico per dodici anni e sotto due pontefici, e prese a carico molti e difficili affari della corte papale. I suoi molti servigi presso i papi gli valsero il titolo di Dextera Pontificum, il braccio destro del pontefice.

Fu cardinale in pectore nel concistoro del 18 novembre 1468, mai pubblicato da papa Paolo II. Dopo la morte di Paolo II il successore Sisto IV lo creò cardinale nel concistoro del 18 dicembre 1476. Due giorni dopo ricevette la berretta rossa e il titolo di cardinale presbitero di San Sisto. Fu protettore della corona di Aragona e dell'Ordine domenicano. Ricoprì le veci di camerlengo del Sacro Collegio durante l'assenza del titolare a causa della peste, 25 giugno 1478. Nello stesso anno fu nominato abate commendatario di San Juan de Corias nella diocesi di Oviedo e di Santa Maria de Verola nella diocesi di Tarazona. Protettore dell'Ordine dei Predicatori (Domenicani). Diceva sempre l'Ufficio divino, che non ometteva mai, non importa quanto fosse occupato. Aveva una biblioteca molto grande e i suoi due grandi interessi intellettuali erano le lettere e la storia.

Morte

Morì a Roma il 25 settembre 1478 nel Palazzo Apostolico Vaticano a Roma; la sera stessa della sua morte, il suo corpo fu portato nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma e collocato nella sua cappella maggiore, accanto all'altare maggiore. Più tardi, fu sepolto nel chiostro della chiesa. Le sue esequie furono celebrate il successivo mese di novembre; l'orazione funebre fu pronunciata da Ludovico d'Imola, O.F.M.. La sua tomba fu scolpita dallo scultore rinascimentale Mino da Fiesole, e finanziata dal suo amico cardinale Domenico della Rovere, che compose l'epitaffio, e da suo nipote, Andrés Martínez Ferriz (ch), che gli succedette come vescovo di Tarazona tre giorni dopo la sua morte.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Tarazona Successore: BishopCoA PioM.svg
Jorge Bardají 1º ottobre 1464 - 25 settembre 1478 Andrés Martínez Ferriz I
II
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IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Jorge Bardají {{{data}}} Andrés Martínez Ferriz
Predecessore: Cardinale presbitero di San Sisto Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pietro Riario, O.F.M. Conv. 30 dicembre 1476-25 settembre 1478 Cosma Orsini, O.S.B. I
II
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X
con
con
Pietro Riario, O.F.M. Conv. {{{data}}} Cosma Orsini, O.S.B.
Voci correlate
Collegamenti esterni
  • Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. Roma: Stamperia Pagliarini, 1793, vol. 3, p. 197 ss., online