Sede titolare di Ermiana

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Ermiana
Sede vescovile titolare
Dioecesis Hermianensis
Chiesa latina
[[Immagine:{{{immagine}}}|290px|Sede titolare di Ermiana]]
Vescovo titolare: Adenis Roberto de Oliveira, S.d.P.
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Tunisia
Regione:
Località: Ermiana
collocazione
geografica:
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Diocesi soppressa di Ermiana
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
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Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
34°05′50″N 8°54′05″E / 34.09721, 8.90144 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Ermiana
Ermiana

La Sede titolare di Ermiana (latino: Dioecesis Hermianensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Ermiana, nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono cinque i vescovi documentati di Ermiana. Al Concilio di Cartagine (411), che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Secondiano e il donatista Massimiano. Questi due vescovi sono documentati anche in altre occasioni. Massimiano partecipò al Concilio di Cabarsussi (393) dei massimianisti, setta dissidente dei donatisti, e ne sottoscrisse la lettera sinodale.[1] Secondiano è probabilmente da identificare con l'omonimo vescovo menzionato senza indicazione della sede di appartenenza nella lista del Concilio di Bizacena (418).[2]

Terzo vescovo noto è Donato, il cui nome figura al 32º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati al Concilio di Cartagine (484) dal re vandalo Unnerico. Donato, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[3]

Il vescovo più illustre di Ermiana è Facondo, strenuo difensore del Tre Capitoli, che prese parte alle discussioni attorno alle questioni teologiche che coinvolsero la Chiesa a metà del VI secolo, in particolare a Costantinopoli nel 547/548. Fu condannato all'esilio dall'imperatore Giustiniano I. Di lui scive Isidoro di Siviglia nel suo De viris illustribus. A lui si attribuiscono almeno tre opere: Contra Mutianus, Epistola fidei catholicae e Pro defensione trium capitulorum.[4]

Ultimo vescovo noto di Ermiana è Benadus (o Benenatus) che sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti in concilio nel 646 per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[5]

Dal 1933 Ermiana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Secondiano (prima del 411 - dopo il 418 ?)
  • Donato (menzionato nel 484)
  • Facondo (metà del VI secolo)
  • Benadus (o Benenatus) (menzionato nel 646)

Vescovi titolari

Note
  1. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 722-723, Maximianus 4. Secondo Mesnage, i vescovi donatisti omonimi del 393 e del 411 sono due vescovi distinti.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1048, Secundianus 4.
  3. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 323, Donatus 67.
  4. Questi tre testi sono pubblicati nel vol. 67 della Patrologia latina di Migne.
  5. Hefele-Leclerq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/1, Paris, 1909, pp. 426-430 (in particolare p. 428). La lista dei vescovi in: Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. X, coll. 927-928.
Bibliografia
Collegamenti esterni