Sede titolare di Magarmel

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Magarmel
Sede vescovile titolare
Dioecesis Magarmelitana
Chiesa latina
[[Immagine:{{{immagine}}}|290px|Sede titolare di Magarmel]]
Vescovo titolare: Antony Valumkal
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Algeria
Regione:
Località: Magarmel
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Magarmel
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
36°07′00″N 6°46′00″E / 36.116667, 6.783333 bandiera Algeria
Mappa di localizzazione New: Algeria
Magarmel
Magarmel

La Sede titolare di Magarmel (in latino: Dioecesis Magarmelitana) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Magarmel, forse identificabile con Aïn-Moughmel presso Sigus nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono tre i vescovi documentati di Magarmel. Al Concilio di Cartagine (411), che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Secondo e il donatista Felice. Secondo è ancora documentato nel maggio/luglio 418, quando controfirmò a Cartagine la ritrattazione del presbitero Leporio,[1] che era stato accusato di aver diffuso una dottrina cristologica influenzata dall'eresia pelagiana. Mandouze ritiene che Secondo di Magarmel potrebbe essere documentato in altre due occasioni, benché il suo nome non sia accompagnato dalla sede vescovile di appartenenza: il 13 giugno 407 figurò sulla lista dei giudici designati dal Concilio di Cartagine (407) per valutare l'operato di Maurenzio di Tubursico, messo sotto accusa; il suo nome poi appare nelle sottoscrizioni della lettera sinodale dell' antipelagiano Concilio di Milevi (416).[2]

Terzo vescovo noto è Giulio, il cui nome appare al 103º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati al Concilio di Cartagine (484) dal re vandalo Unnerico. Giulio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[3]

Dal 1933 Magarmel è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Secondo (prima del 411 - dopo il 418)
  • Giulio (menzionato nel 484)

Vescovi titolari

Note
  1. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 634-635, Leporius 1.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1055, Secundus 3; p. 424, Felix 39.
  3. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 618, Iulius 2.
Bibliografia
Collegamenti esterni