Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DM 4 domenica A

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  • Lettura - Is 63, 19b - 64, 10 : Se tu squarciassi i cieli! Nessuno ha mai udito che un Dio abbia fatto tanto.
    Alla gioia e al canto per il ritorno dall'esilio (dopo il 538 a.C.) subentra la delusione per la fatica della ripresa e la paura che Dio stesso si sia stancato del suo popolo e l'abbia abbandonato alla sua malvagità. Un segno sembravano le rovine di Gerusalemme e del tempio. Il profeta rinnova la memoria delle opere antiche di Dio, descritte con efficaci immagini, e si appella alla sua paternità. Preghiera bellissima e sempre attuale, ma da arricchire alla luce di Cristo.
  • Salmo - Sal 76, 3-9. 13-14. 16 - Rit.: Vieni, Signore, a salvare il tuo popolo.
  • Epistola - Eb 9, 1-12 : Il sacrificio che ci procura una redenzione eterna.
    Ebrei cristiani erano tentati di ritornare alle tradizioni della vecchia legge e ai riti del tempio della Gerusalemme «presente», ossia terrena. Il brano ne richiama sommariamente alcuni; ma ne afferma la scarsa efficacia rispetto all'azione di Gesù: questi, venuto da un mondo celeste ed entrato nel vero santuario di Dio tramite il suo passaggio pasquale, produce una vera redenzione per tutti. Così egli inaugurò il mondo «futuro» e definitivo.
  • Vangelo - Gv 6, 24-35 : Il pane disceso dal cielo.
    La moltiplicazione dei pani suscita interesse nella folla, ma Gesù li invita ad andare oltre e a scoprire il «segno»: lui è il vero pane del cielo per una vita eterna. Lui, con la sua «carne» e il suo «sangue», con la sua parola che sazia e disseta più dell'antica divina Torah: questa, pur già nutriente, tuttavia lasciava ancora con «fame e sete» (Sir 24,21 ). Pagina illuminante sul rapporto fra ebraismo e cristianesimo, tra Mosè e Gesù, anzi tra Gesù e il divino.