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Questa pagina presenta tutti i template liturgia delle domeniche del Tempo di Avvento che appaiono nel box liturgia del giorno della pagina principale, per il Tempo di Avvento.

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Domeniche del Tempo di Avvento

Domeniche I - V

anno A anno B anno C
I Domenica modifica
  • Lettura - Is 51, 4-8 : I cieli si dissolveranno, ma la mia salvezza durerà per sempre.
    Isaia ci introduce nell'Avvento con un forte invito all'ascolto da parte di Dio: «Ascoltatemi...Porgetemi l'orecchio». Occorre ascoltare per poter vedere in modo diverso la storia che viviamo: in essa matura la salvezza di Dio, che dura un eterno.
  • Salmo - Sal 49, 1-6 - Rit.: Viene il nostro Dio, viene e si manifesta.
  • Epistola - 2Ts 2, 1-14 : Prima dovrà essere rivelato il figlio della perdizione, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca.
    Prima che il Signore venga, deve rivelarsi il figlio della perdizione e il mistero dell'iniquità. Con linguaggio apocalittico Paolo ricorda che la storia è segnata dal male: attendere il Signore ci chiede di essere in essa segno e primizia della sua salvezza.
  • Canto al Vangelo:
    Iddio verrà e si farà vedere; il nostro Dio non tarderà a venire.
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  • Lettura - Is 24, 16b-23 : Impallidirà il sole perché il Signore regna sul monte Sion.
    Questa pagina appartiene ad una sezione del libro di Isaia (vissuto intorno al 700 a.C.) chiamata apocalisse di Isaia. Là si alternano brani impressionanti su futuri castighi e altri di speranza e gioia per Israele e per tutte le genti. Oggi ne leggiamo solo un brano, molto severo, composto con arte mirabile per scuotere dall'iniquità e dalle sue conseguenze, che potrebbero coinvolgere anche l'universo. È anche questo un aspetto dell'arte apocalittica, molto in uso negli ultimi secoli dell'Antico Testamento.
  • Salmo - Sal 79, 5-7. 15-16.19-20 - Rit.: Fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
  • Epistola - 1Cor 15, 22-28 : L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
    Anche Paolo sfrutta, pur con parsimonia, il linguaggio apocalittico. Gli serve per riaffermare la signoria di Dio e del suo Cristo e Figlio sulla storia umana e su potenze malefiche, specialmente su quella della morte. Questa inonda l'umanità peccatrice, ma non è la sovranità ultima e definitiva. Perciò la morte fisica è sorella morte corporale, la morte vera spaventa, ma anch'essa può essere vinta per la pasqua di Cristo e per il suo Dio.
  • Canto al Vangelo:
    Iddio verrà e si farà vedere; il nostro Dio non tarderà a venire.
  • Vangelo - Mc 13, 1-27 : Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
    Da ebreo qual era, anche Gesù ricorre un po' al linguaggio apocalittico abituale al suo tempo e pure enigmatico. Lo usa per annunciare la rovina del pur stupendo tempio di Gerusalemme, ricostruito dal famoso Erode, e per orientare i suoi primi discepoli ad affrontare con fede coraggiosa e realistica il loro futuro prossimo e lontano. Tra quei discepoli ci mettiamo anche noi, che già abbiamo alle spalle una lunga storia, ma ne attendiamo l'avvento futuro e ancora misterioso.
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  • Canto al Vangelo:
    Iddio verrà e si farà vedere; il nostro Dio non tarderà a venire.
  • Vangelo - Lc 21, 5-28 : Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina.
    I discepoli chiedono quando accadrà la fine del mondo e quale sarà il suo segno. Gesù distoglie lo sguardo da questi interrogativi per orientarlo verso la speranza: ciò che dobbiamo attendere è la venuta del Figlio dell'uomo e della sua liberazione.
anno A anno B anno C
II Domenica modifica
  • Epistola - Rm 15, 1-13 : Cristo è diventato servitore dei circoncisi per compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia.
    Il Dio in cui crediamo, afferma Paolo, è il Dio della speranza. Il Tempo di Avvento, nel dono dello Spirito, ravviva in noi la speranza nel "rampollo di Iesse", che sorgerà per governare le nazioni e per rivelare a tutte le genti la misericordia di Dio.
  • Vangelo - Lc 3, 1-18 : Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
    Luca prolunga la citazione di Isaia fino all'affermazione: "Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio". Giovanni viene inviato a suscitare questa attesa di una salvezza per tutti, purché se ne riconosca il bisogno, abbandonando ogni falsa sicurezza.
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  • Lettura - Is 51, 7-12a : I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza.
    Durante l'esilio a Babilonia (586-538 a.C.) il profeta, chiamato Deuterolsaia, vuole consolare la sua gente. Il brano odierno ha tre parti. Nella prima, a nome di Dio, egli incoraggia i suoi fedeli sfidati e insultati dai babilonesi anche per la loro fede; nella seconda invoca poeticamente la potenza, o braccio di Dio, perché ripeta imprese come quelle del passaggio del mar Rosso (immaginato come un drago marino); nella terza annuncia l'avvento di un nuovo passaggio: da Babilonia in patria (Sion) e il cammino verso la gioia di una nuova alleanza.
  • Salmo - Sal 47, 2-4. 9-11. 13a. 14-15b - Rit.: Il tuo nome, o Dio, si estende ai confini della terra.
  • Epistola - Rm 15, 15-21 : Coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno.
    Sulla scia dei profeti, ma soprattutto dopo il primo avvento di Cristo, Paolo ribadisce il suo ministero apostolico: compiere un servizio liturgico a Dio annunciando la Sua gioiosa notizia a Gerusalemme e alle genti che non l'avevano ancora udita: così tutti i popoli sarebbero diventati come un'offerta sacra al Signore. Illiria sta per il territorio dell'alta Grecia e dell'Albania.
  • Vangelo - Mt 3, 1-12 : Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.
    Verso l'anno 30 d.C. era viva l'attesa del futuro Regno di Dio e del Messia. Il grande Battista ne è convinto annunciatore. Ma lo vede innanzitutto come un momento di giudizio infuocato su peccato e peccatori; lo stesso Messia avrebbe usato la forza infuocata dello Spirito di Dio! Con queste parole il Battista chiamava giustamente a una seria conversione. Ma doveva capire meglio la vera e principale missione di Gesù: condannare il peccato e salvare i peccatori pentiti e tutti gli oppressi dal male.
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  • Lettura - Is 19, 18-24 : Gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri.
    L'Egitto e l'Assiria sono stati nella storia nemici di Israele, a motivo della schiavitù e della deportazione. Eppure il profeta annuncia un futuro in cui entrambi i popoli serviranno lo stesso Dio insieme ad Israele. Dio guida la storia verso la comunione.
  • Salmo - Sal 86, 1-7 - Rit.: Popoli tutti, lodate il Signore.
  • Epistola - Ef 3, 8-13 : Mi è stata concessa la grazia di annunciare Cristo alle genti.
    Se nella prima lettera Isaia annuncia che tutti i popoli serviranno Dio, ora Paolo ricorda a quale profondità di relazione con il suo mistero Dio ci chiama. Grazie alla fede in Gesù, possiamo accedere a Dio in piena libertà e fiducia, senza più ostacoli.
  • Vangelo - Mc 1, 1-8 : Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo.
    Il battesimo di Giovanni annuncia e prepara il battesimo nello Spirito Santo donato a Gesù. L'impegno di conversione predicato dal Battista prepara la via all'accoglienza di un dono gratuito, incommensurabilmente più grande di ogni nostro sforzo.
anno A anno B anno C
III Domenica modifica
  • Vangelo - Mt 11, 2-15 : Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete.
    Al dubbio di Giovanni, Gesù risponde mostrando i segni di liberazione dal male che compie. Sono i segni profetizzati da Isaia nella prima lettura. In Gesù Dio adempie alle sue promesse. Nella fede ora possiamo essere anche noi tra i piccoli del Regno.
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  • Lettura - Is 51, 1-6 : Guardate ad Abramo vostro padre, perché io chiamai lui solo.
    Di nuovo a Babilonia durante l'esilio (586 - 538) ci riporta il profeta, chiamato DeuteroIsaia. Tra i suoi connazionali esiliati alcuni cercano Dio, ma sono dubbiosi circa la speranza del ritorno a Sion e di una nuova e gioiosa vita. Ma Dio non fu capace di generare un popolo numeroso da due povere persone come il vecchio Abramo e la sterile Sara? Così farà ancora: le rovine diventeranno un Eden risuonante di gioia e di canti. Molte nazioni, anche lontane come le isole del Mediterraneo, vedranno, anzi ne gioiranno con Israele! Il linguaggio apocalittico finale serve a rilanciare quegli avvenimenti di salvezza a un lontano e misterioso futuro avvento di Dio in Israele e nel mondo.
  • Salmo - Sal 45, 2-3. 5-9 - Rit.: Nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
  • Epistola - 2Cor 2, 14-16b : I credenti, profumo di Cristo nel mondo.
    Dopo e alla luce del primo avvento di Cristo, Paolo parla ancora della sua opera di evangelizzatore: è come un diffondere il buon profumo del Signore e del suo Vangelo. Purtroppo, nemmeno allora mancarono delusioni e opposizioni. Ma l'Apostolo continua la sua missione.
  • Vangelo - Gv 5, 33-39 : Voi scrutate le Scritture: sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
    In mezzo alla sua gente ebrea, in particolare a chi gli credeva, Gesù offre testimonianze a suo favore: il Battista, le sacre Scritture, le proprie opere compiute insieme col Padre suo. Ma alcuni rifiutano quelle testimonianze e quindi rimangono chiusi anche verso di lui. Sono esperienze e storie che possono ripetersi tra i due avventi di Cristo: quello già avvenuto e quello futuro, anzi con quelli di ogni giorno... Anche a motivo delle testimonianze che noi rendiamo o non rendiamo al Signore.
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  • Lettura - Is 45, 1-8 : Stillate, cieli, dall'alto.
    Dio chiama Ciro a farsi strumento di salvezza per Israele, che potrà tornare nella sua terra. Ciro è scelto dal basso, dalla storia degli uomini, ma prefigura il giorno in cui, nell'incarnazione, la salvezza stillerà dall'alto e germoglierà dalla terra.
  • Salmo - Sal 125, 1-6 - Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
  • Epistola - Rm 9, 1-5 : Vorrei essere io stesso anatema a vantaggio dei miei fratelli secondo la carne.
    La carne da cui proviene Gesù è quella di Israele, il popolo dell'alleanza scelto da Dio ed erede di tutte le sue promesse. Israele ha donato Gesù come salvatore a tutte le genti; ora tutte le genti non possono che attendere e invocare la salvezza di Israele.
  • Vangelo - Lc 7, 18-28 : Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.
    Giovanni è il più grande tra i nati da donna, ma la vera grandezza consiste nel farsi piccoli per accogliere il Regno come bambini. Anche il Battista deve farsi piccolo per vincere il suo dubbio e riconoscere i segni che rivelano che Gesù è davvero l'Atteso.
anno A anno B anno C
IV Domenica modifica
  • Lettura - Is 40, 1-11 : Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene.
    Ecco il vostro Dio! Questo il lieto annuncio che il profeta deve gridare. Siamo afflitti perché conosciamo l'inconsistenza della nostra vita: come erba presto appassisce. Dio ci consola, la sua parola rimane per sempre e dona solidità alla nostra esistenza.
  • Salmo - Sal 71, 1-2. 7-8. 17 - Rit.: Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
  • Epistola - Eb 10, 5-9a : Ecco, io vengo a fare la tua volontà.
    L'autore della lettera agli ebrei afferma che il sacrificio che il Padre chiede al Figlio è di assumere un corpo, nel quale compiere la sua volontà. Il vero sacrificio gradito a Dio consiste, infatti, nell'offerta della propria vita, a lui e ai fratelli.
  • Vangelo - Mt 21, 1-9 : Ecco, il tuo re viene a te.
    Nell'ingresso di Gesù a Gerusalemme riconosciamo la profezia di quella venuta del Signore nella nostra storia che attendiamo nella speranza. Lo attendiamo come re mite, che come slega l'asina e il suo puledro, così libererà anche noi dai lacci del male.
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  • Lettura - Is 16, 1-5 : Manda l'Agnello.
    Il brano è molto oscuro. La gente di Moab risiedeva nella valle del Mar Morto (Sela e Arnon sono sue località) e generalmente era nemica degli ebrei. Sembra che verso il 700 a.C. quei moabiti subiscono una devastazione da loro nemici e si appellano al re di Gerusalemme per un aiuto. Perciò sono invitati a rendergli l'omaggio d'un agnello, attendendo da lui protezione. Il profeta allarga la prospettiva: un giorno ci sarà l'avvento di un discendente di Davide, re giusto e benevolo anche verso quella gente.
  • Salmo - Sal 149, 1-6a. 9b - Rit.: Cantino al loro re i figli di Sion.
  • Vangelo - Mc 11, 1-11 : Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide.
    Sia il grido della folla, sia il Monte degli Ulivi richiamano vicende del re Davide e profezie sul suo discendente messianico. Di fatto il primo avvento di Gesù a Gerusalemme e nel tempio ha un aspetto regale: entra su una cavalcatura bardata, ma si tratta di un povero animale, non di un bel cavallo da battaglia contro nemici di Israele. Lui è comunque il Signore, che tuttavia ha bisogno di un puledro di scarso valore. La sua missione è ben diversa dalle attese della sua gente. Noi lo avremmo accolto?
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  • Lettura - Is 4, 2-5 : Verrà il Signore sul monte Sion come una nube.
    Avvicinandosi il Natale, cresce l'attesa del Veniente. Isaia annuncia che egli verrà come protezione per ogni creatura. La nube di giorno e il fuoco di notte avevano custodito il cammino dell'Esodo; continuano ora a custodire anche i nostri passi.
  • Salmo - Sal 23, 3-6. 7r. 9-10 - Rit.: Alzatevi, o porte: entri il Re della gloria.
  • Epistola - Eb 2, 5-15 : Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso.
    Colui che viene ha voluto avere in comune con i figli degli uomini la carne e il sangue. Condividendo la nostra umanità egli condivide con noi la sua santità. Sottomettendosi alla nostra morte, egli ci sottomette alla sua signoria, che ci libera dal male.
  • Vangelo - Lc 19, 28-38 : Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
    L'ingresso di Gesù a Gerusalemme esprime simbolicamente il suo modo di visitare anche oggi la storia e la nostra vita. Egli fa sciogliere un puledro per sedervisi sopra. Quando diventa il Signore della nostra vita, egli ci libera dai legacci del male.
anno A anno B anno C
V Domenica modifica
  • Epistola - Gal 3, 23-28 : La Legge è stata per noi un pedagogo, che ci ha condotti a Cristo.
    Paolo vede in Gesù e nella fede in lui l'adempimento delle profezie e la vera via per entrare in giusto rapporto con Dio, più della pur divina legge. Questa fu solo come un pedagogo, ossia come lo schiavetto che portava i figli del padrone dal maestro e quindi a Cristo. In lui troviamo anche la vera figliolanza divina e l'unità tra genti diverse.
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  • Lettura - Is 11, 1-10 : Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse.
    Il grande Isaia intorno al 700 a.C.) prevede che il casato del re Davide, figlio di Iesse, sarà ridotto come un tronco reciso e morente; ma ne spunterà un pur fragile germoglio, sul quale riposerà la forza o Spirito del re divino. Quel germoglio ne possederà i doni (soprattutto il timor di Dio, detto anche pietà) che lo aiuteranno a governare bene se stesso, il suo e altri popoli. Risultato: una pace poeticamente descritta dal profeta. Pagina come questa alimentarono le attese messianiche di Israele e suscitano anche in noi una preghiera: Venga questo tuo regno....
  • Salmo - Sal 97, 5-9 - Rit.: Vieni, Signore, a giudicare il mondo.
  • Vangelo - Gv 1, 19-28 : Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore.
    Giovanni Battista era un sacerdote levitico e stimato dal popolo; ma egli rilancia stima e gente a un altro più grande di lui e dello stesso atteso Elia. Egli ne è solo voce profetica. La Betania di cui si parla era una località della valle del Giordano, probabilmente a sud. Con un po' di fantasia anche noi possiamo recarci là e ascoltare la Voce che annuncia l'avvento del Figlio unigenito di Dio per la vera Vita dell'uomo.
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  • Epistola - 2Cor 4, 1-6 : Noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore.
    Dio ci rivela il suo volto attraverso Gesù Cristo, sua immagine e attraverso il Vangelo, predicato fedelmente da coloro che ne diventano servi, come Paolo. Chi lo accoglie viene trasfigurato dalla stessa luce gloriosa che risplende sul volto di Cristo.
  • Vangelo - Gv 3, 23-32a : Chi possiede la sposa è lo Sposo; ma l'amico dello Sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello Sposo.
    La parola del Battista ci guida anche oggi all'incontro con il Signore che viene, indicandoci un atteggiamento da vivere: diminuire perché egli cresca in noi. Il carisma di Giovanni deve diventare il nostro: dimorare nella gioia dell'amicizia con lo Sposo.

VI Domenica di Avvento

Lettura, Epistola, Salmo, Alleluia e Vangelo.
Solennità Incarnazione modifica
  • Epistola - Fil 4, 4-9 : Rallegratevi, il Signore è vicino.
    Pur carcerato e sotto minaccia di morte, Paolo invita i suoi cari Filippesi a una grande gioia, serenità e pace, perché il Signore è sempre vicino. Da questa fede l'impegno a vivere dentro il mondo, come faceva lui, valorizzando tutto il bene e il bello della vita. È la vera vittoria sul male, in attesa di quella definitiva.
  • Vangelo - Lc 1, 26-38a : Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Con mirabile arte il racconto ricostruisce un avvenimento angelico-divino e umanissimo. In una cittadina della disprezzata Galilea e a una semplice e sconosciuta donna, rappresentante però la Gerusalemme messianica, giunge un misterioso e sorprendente messaggio di gioia. Maria stessa è sorpresa e rimane con le sue domande molto umane. Intuita alla fine la sua straordinaria vocazione - diventare il nuovo luogo della presenza di Dio! - ella si dispone a far da tramite alla Parola di Dio, al suo progetto per Israele e per tutte le genti. L'anima di Maria sia anche in noi.
  • Dopo il Vangelo:
    Dal cielo il nostro Salvatore è disceso nel grembo di Maria. È lodato dagli angeli e chiamato Dio sovrano.

Domenica prenatalizia quando il 24 dicembre è domenica

Lettura unica
domenica prenatalizia modifica
  • Epistola - 1Ts 5, 15b-23 : Non disprezzate le profezie, conservatevi irreprensibili.
    Paolo offre indicazioni pratiche per vivere l'attesa della venuta del Signore, custodendo «irreprensibile» tutto il proprio essere, spirito, anima e corpo. Al primo posto pone una costante ricerca del bene e la ferma opposizione ad ogni specie di male. A ciò concorre uno stile di vita gioioso, una preghiera regolare e l'esercizio del discernimento.
  • Vangelo - Mt 1, 1-16 : Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.
    La genealogia di Gesù sembra corrispondere bene al modello ebraico della discendenza per via maschile: inizia da Abramo e, passando dal re Davide, giunge fino «a Giuseppe». Ma il conclusivo spostamento di attenzione su «Maria, dalla quale è nato Gesù» lascia intuire la profondità inaudita (divina) di questo figlio che sarà chiamato «Cristo».
  • Dopo il Vangelo - cfr. Sof 3,16-17a :
    Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, per te esulterà di gioia.

Messa della vigilia inter vesperas
Letture della Messa vigiliare vespertina prenatalizia

  • Lettura: a scelta una delle quattro della Messa vigiliare vespertina prenatalizia.
  • Salmello: quello seguente la Lettura scelta oppure Sal 2
  • Epistola, Canto al Vengelo, Vangelo e Antifona dopo il Vangelo della Messa vigiliare vespertina prenatalizia.

Solennità

Sant'Ambrogio Lettura unica
7 dicembre modifica
  • Vangelo - Gv 9, 40a; 10, 11-16 : Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
    Gesù il buon pastore trova il suo centro vivo e palpitante nel singolarissimo rapporto di conoscenza e di amore che esiste tra il pastore e le pecore. Il vertice della comunione d'amore sta nel dono della vita. Il rapporto tra Gesù e noi non è un rapporto generico, indistinto, di massa (siamo il suo gregge), ma un rapporto personale: tocca ciascuno di noi nella propria unicità e irripetibilità.
  • Dopo il Vangelo:
    Atteniamoci fermamente alla fede come alla rotta sicura, perché le tempeste del mondo non ci rendano naufraghi. Vasto e spazioso è il mare, ma non ci impaura: tu, o Signore, hai stabilito la tua Chiesa sicura sulle acque, per sempre.
Immacolata Concezione Lettura unica
8 dicembre modifica


  • Lettura - Gen 3,9a.11b-15.20 : Io porrò inimicizia fra te e la donna, e la sua stirpe ti schiaccerà la testa.
    Con un linguaggio simbolico attinto anche da miti orientali antichissimi, il brano descrive il dialogo del Dio creatore con i progenitori malfidenti e peccatori. Maledice il serpente, simbolo del potere del male e delle forze nemiche di Dio e dell'uomo. Pur dando il via a giuste pene, Dio non maledice i peccatori, anzi promette una futura vittoria sul male mediante una discendenza della donna: il popolo di Abramo e in questo Gesù, sua Madre e la stessa Chiesa, anzi ogni uomo e donna.
  • Salmo - Sal 86,1-7 - Rit.: Di te si dicono cose gloriose, piena di grazia!
  • Canto al Vangelo - cfr. Ct 4,7 :
    Tutta bella sei tu, o Maria: e in te non c’è macchia originale.
  • Vangelo - Lc 1,26b-28 : Rallégrati, piena di grazia, il Signore è con te.
    L'eterno progetto di Dio per la salvezza dell'umanità passa attraverso una sconosciuta umile donna di Nazareth, legata con il casato di Davide, ormai senza gloria. A lei l'annuncio di una grande gioia, perché «riempita di grazia» e chiamata a una misteriosa collaborazione con il suo Signore. La tradizione della Chiesa, da quelle parole, ha sviluppato il dogma di Maria «immacolata»: cioè libera per grazia di Dio da ogni macchia di peccato. Eppure Maria rimase semplice figlia di Eva e di Adamo, capace solo a poco a poco di comprendere il proprio posto accanto al Figlio Gesù e il senso profondo del suo stesso .
  • Dopo il Vangelo - cfr. Gdt 13,23;15,10 :
    Sei benedetta dal Signore Dio, o vergine Maria, tra tutte le donne della terra. Tu sei la gloria di Gerusalemme, la gioia di Israele, l’onore del nostro popolo.