Immunità

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Immunità (dal latino immunĭtas, -atis, derivato di immunis) può avere diversi significati a seconda dei contesti ai quali è riferita:

  • In senso storico, esenzione da oneri pubblici (latino munera) o aggravi fiscali, secondo un istituto che risale al basso Impero e perdura durante l'alto medioevo: concedere l'immunità a un ente ecclesiastico; godere dell'immunità. In particolare, le immunità ecclesiastiche sono un complesso di privilegi, diversi nei vari tempi e nei vari luoghi, per i quali le persone e le cose ecclesiastiche e anche i luoghi sacri sono esenti da taluni gravami; per esempio, in Italia, l'impignorabilità, per quanto riguarda le cose, e l'esenzione dal servizio militare, finché questo è stato obbligatorio, dei chierici.
  • In biologia, la condizione, innata o acquisita, di non essere infetti da una malattia o all'azione di una tossina. In patologia vegetale, condizione di resistenza assoluta a un organismo patogeno, della cui presenza la pianta ospite non manifesta alcun sintomo; o la capacità di difesa che insorge nella pianta dopo un'infezione.

Diritto canonico

Nel diritto canonico si distingue in:

  • Immunità locale. Che attiene ai luoghi di culto a Dio che la giurisdizione secolare preservava da atti di profanazione.
  • Immunità reale. Riguardante le proprietà della Chiesa. Per proprietà qui non si intendono gli edifici sacri ma le proprietà o altri beni materiali che ineriscono alla Chiesa, proventi per il proprio sostentamento. Essi sono esenti da oneri pubblici, in particolare dalla tassazione.
  • Immunità personale. Che sottraeva il clero dalla legislazione secolare e che devono rispondere solo alle autorità e ai tribunali della giurisdizione ecclesiastica.
Bibliografia