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Il '''profeta''', nella [[Bibbia]], identifica una persona che parla in nome di [[Dio]].
Il profeta, dunque, non è un indovino, uno che predice il futuro, come l’uso comune del termine potrebbe portarci a credere. Il futuro, piuttosto, lo "prevede" perchè inserito nella sua cultura, attraverso la sua esperienza e storia personale e partendo da tutto ciò che gli ha suggerito il passato, osserva il presente prevedendone le conseguenze.
Il profeta è il confidente ed il [[Parola di Dio|messaggero]] di Dio e, negli avvenimenti, si preoccupa di mettere in evidenza
L'atteggiamento del profeta è duplice: egli ''denuncia'' i mali della società, le strutture di peccato che ostacolano un sano sviluppo della persona e della comunità; contemporaneamente ''annuncia'' un'alternativa, una volontà diversa da parte di Dio, per il bene di tutti.
▲Il profeta è il confidente ed il [[Parola di Dio|messaggero]] di Dio e, negli avvenimenti, si preoccupa di mettere in evidenza le tracce di Dio che si rivela, non tanto perdendosi in un intimo contatto con Lui, ma restando assolutamente legato al contatto con le circostanze politiche e sociali che si trova a vivere e con le opportunità che la vita gli offre.
Il [[profetismo]] è un fenomeno comune alle tre grandi [[religione|religioni]] [[monoteismo|monoteistiche]]: quella [[cristianesimo|cristiana]], quella [[ebraismo|ebraica]] e quella [[islamismo|musulmana]]. Tutte e tre queste religioni, infatti, credono che Dio si sia fatto presente in mezzo agli uomini attraverso degli intermediari: i profeti.
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