Risurrezione dei morti: differenze tra le versioni

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[[File:Visione di Ezechiele.jpg|400px|thumb|La visione di {{pb|Ez|37}}, bassorilievo]]
 
La '''Risurrezione dei morti''' o '''risurrezione della carne''' o '''risurrezione alla fine dei tempi''' è un [[dogma]] della [[fede]] [[cristianesimo|cristiana]]. Afferma che tutti gli uomini, partecipi della [[Risurrezione|risorgeranno di Cristo]] e saranno sottoposti al, [[Giudizio UniversaleRisurrezione|giudiziorisorgeranno]] divino,alla infine cuidei Gesù sarà il giudicetempi.
 
La risurrezione di tutti allagli fine dei tempiuomini costituisce, con il [[giudizio Universale]], la manifestazione del [[compimento]] del [[regno]] di Dio]] e della [[salvezza]], già presenti ed operanti attualmente nella [[storia]].
 
== Fondamento biblico ==
Pur mancando nell'[[Antico Testamento]] un qualsiasi termine ebraico che possa tradursi con risurrezione, essa costituisce un'attesa conforme a tutto lo spirito e al contesto giudaico, poiché questo ha sempre creduto in una [[vita]] dopo la [[morte]]. In tutti i periodi dell'Antico Testamento, infatti, si è avuta coscienza che la morte non significa affatto fine della carne o separazione dell'essere. Al contrario, l'io completo, con la sua impronta individuale, entra nel regno dei morti.
 
Il [[teologo]] Schilling afferma che "èÈ un pensiero fondamentale della comunità di [[Israele]] che, dove esistono [[tomba|tombe]], ci sono anche risurrezioni".<ref>[[Othmar Schilling]], ''Risurrezione'', in ''[[Dizionario di Teologia Biblica (Morcelliana)|Dizionario di Teologia Biblica]], [[Morcelliana]], [[Brescia]], [[1969]], pagp. 1190.</ref>. L'intero [[Antico testamentoTestamento]] è permeato dalla consapevolezza che Dio[[YHWH]] può "rendere vivi i morti" e "far entrare e uscire dal ''sehòl[[sheol]]''" ({{pb|1Sam|2,6}}; {{pb|Sap|16,13}}). Questo perché JahvèYHWH esercita un potere assoluto sulla vita e sulla morte.
 
=== Primi annunci ===
 
AncoraLa la convinzionecertezza del [[potere]] di JavhèYHWH sulla vita e sulla morte è condensato nei racconti delle vitecicli di [[Elia]] ed [[Eliseo]], dove si narra della restituzione alla vita di fanciulli e di persone già sepolte ({{pb|1Re|17,17-24]}}). Queste rianimazioni di persone morte, tuttavia, non sono concepite come una vera e propria risurrezione perché sono un semplice ritorno all'[[esistenza]] terrena e non sono collegate all'idea di un mutamento [[escatologia|escatologico]] di condizione.
 
Queste rianimazioni di persone morte, tuttavia, non sono concepite come una vera e propria risurrezione perché sono un semplice ritorno all'[[esistenza]] terrena e non sono collegate all'idea di un mutamento [[escatologia|escatologico]] di condizione.
 
In quest'ottica va letta anche la [[visione]] del campo degli scheletri di [[Ezechiele]] ({{pb|Ez|37,3}}). Al Signore che gli domandò se quelle ossa sparse e aride potessero essere vivificate, il profeta rispose: "Signore, tu lo sai".

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