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=== Primi annunci ===
La certezza del [[potere]] di YHWH sulla vita e sulla morte è condensato nei cicli di [[Elia]] ed [[Eliseo]], dove si narra della restituzione alla vita di fanciulli e di persone già sepolte ({{pb|1Re|17,17-24
In quest'ottica va letta anche la [[visione]] del campo degli scheletri di [[Ezechiele]] ({{pb|Ez|37,3}}).
Anche i profeti
[[Isaia]] annuncia la [[moltiplicazione]] del popolo attraverso il ritorno alla vita, come si legge in {{passo biblico|Is|26,19}} : "...ma i tuoi morti rivivono: i tuoi
▲Anche i profeti [[Amos]] ({{Passo biblico|Am|5,2}}) e [[Osea]] ({{passo biblico|Os|6,1}}) attribuiscono a YHWH il sapere e la potenza della risurrezione, nei termini espressi.
▲[[Isaia]] annuncia la [[moltiplicazione]] del popolo attraverso il ritorno alla vita: "...ma i tuoi morti rivivono: i tuoi [[cadavere|cadaveri]] risorgono" ({{passo biblico|Is|26,19}}).
Un ulteriore annuncio dell'attesa [[escatologia|escatologica]]
▲Le parole di Isaia "egli distrugge la morte per sempre" ({{Passo biblico|Is|25,8}}) sono da considerare un'espressione genuina dell'attesa di una risurrezione escatologica, richiamando in modo più esplicito l'attenzione sulla risurrezione in termini propri<ref>[[Othmar Schilling]], ''op. cit.'', p. 1192-1193.</ref>.
Di particolare importanza è
▲Un ulteriore annuncio dell'attesa [[escatologia|escatologica]] si trova in [[Libro di Daniele|Daniele]]. Il pensiero di questo profeta mostra uno sviluppo maggiore rispetto ai precedenti, in quanto la risurrezione è legata anche ad un [[giudizio]]. Il [[popolo di Dio|popolo]], [[fedeltà|fedele]] all'[[Alleanza]], risuscita "per la [[vita eterna]]", mentre gli altri, "per l'eterna vergogna" ({{Passo biblico|Dn|12,2}}). C'è dunque l'idea di una separazione netta in base all'[[elezione]] di Dio, e l'affermazione dell'[[eternità]] della [[dannazione]].
Ancora più significativo il {{Passo biblico con libro|2Mac|7|Secondo libro dei Maccabei|si}}, dove per ben [[sette]] volte si parla della risurrezione nelle forme più diverse. I [[martiri]] [[Maccabei]] (II sec. a.C.) sono convinti che Dio ridarà loro "respiro e vita" insieme ai loro corpi martoriati e sperano di "essere risuscitati ad una vita nuova, eterna". Al tiranno invece viene negata una "risurrezione alla vita".
▲Di particolare importanza è il passo di {{pb|Dn|12,13}}, che accenna ad un mutamento di condizione e ad una [[trasfigurazione]]. Viene in sostanza indicata la risurrezione nei termini di un cambiamento vero e proprio di condizione.
=== La letteratura didattica ===
{{pb|Gv|5,29}} riferisce che "tutti nelle tombe udiranno la sua voce, gli uni usciranno per risorgere a vita,e gli altri per essere giudicati".
Molte [[pericope|pericopi]] del suo Vangelo riguardano la risurrezione di persone pie e fedeli alle quali Cristo si promette come risurrezione e vita, come colui che li farà risorgere nell'ultimo giorno
Nell' [[Apocalisse]] Giovanni presenta la risurrezione generale, quando afferma che "ciascun occhio, compresi coloro che l'hanno trafitto, contemplerà il Signore"({{pb|Ap|1,7}}; {{pb|Ap|20,12}}). Proclama dunque un giudizio pronunciato su tutti in base alle opere da loro compiute.
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