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Esso costituisce un'unica celebrazione del Mistero Pasquale di Cristo, ripartita nei tre giorni di [[Venerdì Santo]], [[Sabato Santo]] e [[Pasqua cristiana|Domenica di Risurrezione]]; i Vespri del Giovedì Santo possono essere considerati i Primi Vespri di questa solennità.
La Chiesa
Tuttavia il 1° precetto generale della Chiesa ("Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro", [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c3a3_it.htm#II.%20I%20precetti%20della%20Chiesa CCC 2042]) esige solo la partecipazione alla Messa della Domenica di Risurrezione o, in alternativa, alla [[Veglia Pasquale]] (per intero) il Sabato Santo.
Il Triduo Pasquale costituisce pertanto un'unica [[Solennità (liturgia)|Solennità]], la più importante di tutto l'[[Anno Liturgico]] cattolico; dal [[Gloria in excelsis Deo|Gloria]] della messa del Giovedì a quello della Veglia, le campane devono stare in liturgico silenzio; anticamente anche gli strumenti musicali dovevano tacere il Venerdì e il Sabato Santo, fino alla [[Veglia Pasquale]], per meglio esprimere il senso penitenziale proprio di questi giorni; per questo molte composizioni di autori antichi per il Venerdì Santo furono scritte per solo coro. Oggi tuttavia è permesso l'uso degli strumenti musicali durante le celebrazioni di queste giornate, anche se solo per sostenere il canto.
Nei giorni del Triduo Pasquale la Chiesa
Infine il Venerdì Santo è richiesto a tutti i fedeli con più di 14 anni l'[[astinenza dalle carni]], e ai fedeli tra i 18 e i 60 anni il [[Digiuno ecclesiastico]], in ottemperanza al 4° precetto generale della Chiesa ("In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno", CCC n° 2043); la Chiesa
==Voci correlate==
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