7 860
contributi
Il cantico vuole essere principalmente un testo religioso e tutta una serie di studi sono stati dedicati a definire quale tipo di [[religiosità]] lo anima. Profondamente diverso da altre [[ideologia|ideologie]] religiose presenti nel [[Duecento]] in questo testo il sentimento religioso è vissuto come [[fraternità]] con le cose e come valorizzazione dell'essere [[uomo|umano]]. Mentre [[Jacopone da Todi]] considerava negativo il mondo, e tutte le sue manifestazioni rappresentavano per l'uomo un pericolo da cui fuggire, San Francesco loda Dio per tutta la [[creazione]]. La religiosità espressa nel ''Cantico'' poggia sulla concezione di Dio, [[Padre]] del Creato e dunque sulla fraternità dell'uomo con ogni cosa creata.
È importante sottolineare la centralità che l'uomo assume in questa visione religiosa: egli è al centro del creato ed ogni creatura citata nel testo è considerata in sé e in rapporto all'uomo.<ref> Leo Spitzer, critico letterario, parla in proposito di antropocentrismo : "e così la ''luna e le stelle'' sono ''clarite et belle'' in sé e ''pretiose'' in rapporto all'uomo; l'acqua è ''humile et casta'' considerata nella sostanza ma diventa
=== Corrispondenze bibliche ===
|
contributi