Cantico di Frate Sole: differenze tra le versioni

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=== Parafrasi ===
Altissimo, onnipotente Signore, profondamente buono e fonte del bene <br/>
spettano a te la lode, la gloria, l'onore e ogni benedizione <br/>.
 
Solo a Te, Altissimo, si addicono <br/>
e nessun uomo è degno di nominare il tuo nome <br/>.
 
Lodato tu sia, mio Signore, così come tutte le creature <br/>
in modo speciale il fratello sole, signore di tutte le cose create <br/>
che è la luce diurna, e tu ci illumini per mezzo di lui.<br/>
Lui è bello, splendente, ha un'intensa luminosità <br/>
e porta testimonianza, Altissimo Dio, della tua potenza creatrice<br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per sorella luna e per le stelle <br/>
che tu hai creato luminose, belle e preziose per la vita degli uomini <br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per fratello vento <br/>
e per l'aria e per il tempo nuvoloso e per tempo sereno e per ogni condizione <br/>
attraverso la quale consenti alle tue creature il loro sostentamento <br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per sorella acqua,<br/>
che è molto utile e preziosa per gli uomini ed è in sé umile e pura.<br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per fratello fuoco <br/>
con il quale illumini la notte:<br/>
esso è bello e allegro e forte e intenso <br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per nostra sorella madre terra <br/>
che ci sostenta e alleva,<br/>
e produce diverse qualità di frutti così come fiori colorati ed erba <br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore per coloro che sanno perdonare in nome del tuo amore<br/>
e sopportano malattie e sofferenze.<br/>
Beati coloro che vivranno nella pace<br/>
poiché saranno da te, Altissimo Dio, incoronati nella gloria.<br/>
 
Lodato tu sia, mio Signore, per la morte del corpo, nostra sorella,<br/>
dalla quale nessun essere vivente può scappare.<br/>
Guai a coloro che moriranno nei peccati mortali;<br/>
beati invece quelli che la morte troverà disposti al tuo santissimo volere<br/>
perché la morte dell'anima, la dannazione, non farà loro alcun male.<br/>
 
Lodate e benedite il mio Signore e ringraziatelo<br/>
e servitelo con grande umiltà<br/>
 
=== Analisi ===
 
Il testo è stato oggetto di innumerevoli analisi ed interpretazioni filologiche <ref> Gianfranco Contini '' op cit'':"Tanta giostra di sottigliezza ed erudizione combattuta dai più dialettici ingegni della filologia italiana"</ref> Uno dei problemi più dibattuti è quello dell'esatta datazione. Secondo una tradizione che risale alle prime biografie francescane<ref> Le più importanti furono : ''[[Legenda antiqua perusina]]''; lo ''[[Speculum perfectionis]]'', attribuito a [[Frate Leone]] e la ''[[Vita secunda]]'' di [[Tommaso da Celano]]</ref> al Cantico composto nel 1224 sarebbero stati aggiunti i versi riguardanti il [[perdono]] (vv.23-25) e la [[morte]] (vv.27-31) successivamente. Tale tradizione fa supporre quindi una composizione in più tempi, che non tutti i critici accettano. Tuttavia è evidente nel testo una [[diversità]] di struttura: i vv.23-25 introducono uno stacco tematico rispetto ai precedenti nei quali è presente una maggiore [[serenità]] e una dimensione più [[contemplazione|contemplativa]].
 
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