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Il Cantico di Frate Sole <ref> Contenuto in ''Fonti Francescane'', n. 263 </ref> è scritto in volgare umbro in prosa ritmica, con rare rime e costanti assonanze.<ref> Rime si trovano ai vv. 10-11 e 32-33</ref> Non è possibile identificare una precisa struttura metrica. Si compone di dieci periodi, di misura diversa, ciascuno dei quali contiene una [[lode]] al [[Signore]]. Era destinato ad essere cantato probabilmente con le modalità del [[canto gregoriano]] adottate per la recita dei [[salmi]]. Il modello dei salmi oltre che nel materiale lessicale è visibile nel nome stesso di ''Laudes'' con cui si designavano i salmi recitati in parte dell'ufficio.<ref> Cfr, Gianfranco Contini in ''Poeti del Duecento, Ricciardi, Milano-Napoli 1960</ref>
{{riquadro
''Altissimu, onnipotente bon Signore,''<br/>▼
| titolo = Il testo
''Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.''<br/>▼
| contenuto = <div style="font-style:italic"><poem>
''Ad Te solo, Altissimo, se konfane<ref> Si seguono le ''Fonti Francescane'', Padova 2010, p. 136, che sulla scorta di Gianfranco Contini in ''Poeti del Duecento'', Milano-Napoli 1960, vol. I, pp. 29-34 (basandosi sul codice 338 riprodotto da Esser, ''Scritti'', pp. 157-158), adotta al versetto 2 l'indicazione di Brambilla-Ageno (non ''konfano'', ma ''konfane'', che restaura il legame com ''mentovare'').</ref>,''<br/>▼
''et nullu homo ène dignu Te mentovare.''<br/>▼
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</poem></div>
}}
=== Parafrasi ===
<poem>
Altissimo, onnipotente Signore, profondamente buono e fonte del bene
spettano a te la lode, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
Solo a Te, Altissimo, si addicono
e nessun uomo è degno di nominare il tuo nome.
Lodato tu sia, mio Signore, così come tutte le creature
in modo speciale il fratello sole, signore di tutte le cose create
che è la luce diurna, e tu ci illumini per mezzo di lui.
Lui è bello, splendente, ha un'intensa luminosità
e porta testimonianza, Altissimo Dio, della tua potenza creatrice.
Lodato tu sia, mio Signore, per sorella luna e per le stelle
che tu hai creato luminose, belle e preziose per la vita degli uomini .
Lodato tu sia, mio Signore, per fratello vento
e per l'aria e per il tempo nuvoloso e per tempo sereno e per ogni condizione
attraverso la quale consenti alle tue creature il loro sostentamento.
Lodato tu sia, mio Signore, per sorella acqua,
che è molto utile e preziosa per gli uomini ed è in sé umile e pura.
Lodato tu sia, mio Signore, per fratello fuoco
con il quale illumini la notte:
esso è bello e allegro e forte e intenso.
Lodato tu sia, mio Signore, per nostra sorella madre terra
che ci sostenta e alleva,
e produce diverse qualità di frutti così come fiori colorati ed erba.
Lodato tu sia, mio Signore per coloro che sanno perdonare in nome del tuo amore
e sopportano malattie e sofferenze.
Beati coloro che vivranno nella pace
poiché saranno da te, Altissimo Dio, incoronati nella gloria.
Lodato tu sia, mio Signore, per la morte del corpo, nostra sorella,
dalla quale nessun essere vivente può scappare.
Guai a coloro che moriranno nei peccati mortali;
beati invece quelli che la morte troverà disposti al tuo santissimo volere
perché la morte dell'anima, la dannazione, non farà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltà.
</poem>
=== Analisi ===
Il testo è stato oggetto di innumerevoli analisi ed interpretazioni filologiche
Il cantico vuole essere principalmente un testo religioso e tutta una serie di studi sono stati dedicati a definire quale tipo di [[religiosità]] lo anima. Profondamente diverso da altre [[ideologia|ideologie]] religiose presenti nel [[Duecento]] in questo testo il sentimento religioso è vissuto come [[fraternità]] con le cose e come valorizzazione dell'essere [[uomo|umano]]. Mentre [[Jacopone da Todi]] considerava negativo il mondo, e tutte le sue manifestazioni rappresentavano per l'uomo un pericolo da cui fuggire, San Francesco loda Dio per tutta la [[creazione]]. La religiosità espressa nel ''Cantico'' poggia sulla concezione di Dio, [[Padre]] del Creato e dunque sulla fraternità dell'uomo con ogni cosa creata.
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