Famiglia: differenze tra le versioni

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Il [[Sinodo dei Vescovi]] ha riflettuto sulla famiglia cristiana nel [[mondo]] d'oggi nel [[1981]], e il frutto di tale riflessione è stato elaborato e presentato alla [[Chiesa]] e al mondo da [[Papa Giovanni Paolo II]] nell'[[Esortazione Apostolica]] ''[[Familiaris Consortio]] del [[22 novembre]] [[1981]].
 
== Nella Bibbia ==
 
=== Antico Testamento ===
 
==== Gli ideali ====
 
L'ideale della famiglia è tracciato nei [[due]] [[racconti della creazione]] ({{pb|Gen|1-2}}): l'uomo e la donna, creati a immagine e somiglianza di Dio ({{pb|Gen|1,26.27}}), ricevono il compito della [[fecondità]] ({{pb|Gen|1,22.28}}), e sono posti in una situazione di [[intimità]] in cui la [[nudità]] non genera [[vergogna]] ({{pb|Gen|2,25}}).
 
Il [[quarto comandamento]] indica le coordinate principali della vita della famiglia:
 
{{quote biblico con libro|[[Onore|Onora]] tuo [[padre]] e tua [[madre]], come il [[Signore]], tuo [[Dio]], ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi [[vita|giorni]] e tu sia [[felicità|felice]] nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.|Dt|5,16}}
 
Tale comandamento non nasce per i [[bambino|bambini]], ma per gli [[adulto|adulti]]. Nella società biblica, in cui gli anziani non godevano di [[assicurazione|assicurazioni]] o [[pensione|pensioni]], è compito dei [[figlio|figli]] dare l'<nowiki></nowiki>''onorario'' ai [[genitore|genitori]] [[vecchiaia|vecchi]], cioè garantire loro il sostentamento<ref>Nel [[Decalogo]], a differenza di quanto avviene ad esempio nel ''[[Codice di Hammurabi]]'', il [[padre]] e la [[madre]] sono considerati sullo stesso piano ([[Antonio Bonora]], [[1988]], p. 379.</ref>.
 
Soprattutto dopo l'[[esilio babilonese]], mancando ormai le istituzioni nazionali, e in presenza di gravi lacerazioni nella vita sociale, l'insistenza [[deuteronomista]] sull'onore da rendere ai genitori è il riconoscimento del loro ruolo di salvaguardia della tradizione religiosa del [[popolo di Dio]].
 
==== Le realizzazioni pratiche ====
 
L'[[Antico Testamento]] narra di molte famiglie esemplari:
* la famiglia di [[Rut]], descritta nell'[[Libro di Rut|omonimo libro]];
* l'alto senso del matrimonio che emerge dal [[Libro di Tobia]];
* la madre dei [[sette]] fratelli [[maccabei]], che con grande forza d'animo esorta i suoi figli ad affrontare il [[martirio]] piuttosto che cedere alle blandizie di [[Antioco IV Epifane]] ({{pb|2Mac|7}}).
 
Accanto ad esse viene però mostrato anche quanto il [[peccato]] può trascinare in basso la vita familiare, e questo negli stessi protagonisti della [[Storia della Salvezza]].
 
Il [[peccato originale]] rompe la [[comunione]] tra l'uomo e la donna ({{pb|Gen|3,11-12}}); il loro [[figlio]] [[Caino]] uccide suo [[fratello]] [[Abele]] ({{pb|Gen|4,8-9}}), e poi [[Lamech]] per primo viola la [[legge]] della [[monogamia]] prendendo due [[moglie|mogli]] ({{pb|Gen|4,19}}). Tra i discendenti di Lamech, che si danno senza ritegno alle intemperanze sessuali, appare però [[Noè]], che è monogamo ed ha tre figli ({{pb|Gen|5,32;8,15}}): per la sua bontà e rettitudine [[Dio]] lo salva dal [[Diluvio universale|diluvio]] "con tutta la sua famiglia" ({{pb|Gen|7,1}}), alla quale rinnova la [[benedizione]] già accordata alla prima coppia ({{pb|Gen|9,1}}; cfr. {{passo biblico|Gen|1,28}}).
 
Le [[tre]] famiglie di [[Abramo]], di [[Isacco]] e di [[Giacobbe]] sono al centro di tutti i racconti del [[Libro della Genesi|Genesi]]. Nel presentare queste famiglie, l'autore sacro è più attento a far risaltare il piano divino che si compie attraverso di esse che non la loro esemplarità<ref>[[Abramo]], ad esempio, pratica una specie di [[poligamia]] [[rapporto sessuale|accostandosi]] alla [[schiavo|schiava]] [[Agar]] per avere un [[figlio]], [[Ismaele]] ({{pb|Gen|16}}); non è corretto poi neppure il suo comportamento quando presenta [[Sara]], sua moglie, come sorella, per non aver fastidi quando essa viene richiesta per soddisfare le voglie di [[Abimelech] ({{pb|Gen|12,10-20}}); ugualmente [[Giacobbe]] ha due mogli, [[Lia]] e [[Rachele]], e due [[concubina|concubine]], [[Zilpa]] e [[Bila]] ([[Settimio Cipriani]], [[1998]], p. 920).</ref>.
 
Parimenti fragile è la vita familiare di [[Re Davide|Davide]]: è debole verso la [[Betsabea]], della quale arriva a far [[omicidio|uccidere]] il [[marito]] [[Uria]] ({{pb|2Sam|11}}), e costruisce attorno a sé un vero e proprio ''[[harem]]'' di mogli e concubine ({{pb|2Sam|3,2-5.15;11,2-27;15,16}}), ed è debole con i figli, che ne ereditano i vizi<ref>[[Amnon]] [[violenza sessuale|violenta]] la sorellastra [[Tamar (figlia di Davide)|Tamar]] ({{pb|2Sam|13,1-22}}), che [[Assalonne]] [[vendetta|vendica]] assassinando il fratello ({{pb|2Sam|13,23-38}}); lo stesso Assalonne, poi, si ribella contro il [[padre]] costringendolo a fuggire da [[Gerusalemme]] ({{pn|2Sam|15-19}}).</ref>. Del [[re]] [[Salomone]] si dice che avesse 700 mogli e 300 concubine ({{pb|1Re|11,3}}).
 
=== Nuovo Testamento ===
 
Il [[Nuovo Testamento]] riprende il comandamento dell'Antico. "Questo è il primo comandamento associato a una [[promessa]]" ({{pb|Ef|6,2}}): viene rimarcato il ruolo della famiglia per l'edificazione della [[società]].
 
== Natura della famiglia ==
 
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
 
* [[Giuseppe Barbaglio]], ''Decalogo'', in {{Nuovo Dizionario di Teologia Morale}}, p. 204-218
* [[Antonio Bonora]], ''Decalogo'', in {{Nuovo Dizionario di Teologia Biblica}}, p. 379
* [[Settimio Cipriani]], [[Matrimonio]]'', in {{Nuovo Dizionario di Teologia Biblica}}, p. 919-929
 
== Voci correlate ==

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