Gerusalemme: differenze tra le versioni

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A questo punto inizia la parabola ascendente di Gerusalemme, colmata di [[gloria]] divina che la rende bella dinanzi agli occhi di tutti: "La tua fama si diffuse fra le genti per la tua [[bellezza]], che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio." (Ez. 16,14).
 
La città in origine era "straniera" ("tuo padre era Amorreo e tua madre Ittita"); era cioè rimasta città cananea indipendente all'interno dei territori in cui si era insediata la [[tribù]] di [[Giuda]]. Il [[Libro dei Giudici]] sintetizza la situazione per il periodo più antico con queste parole: "I figli di [[Beniamino]] non scacciarono i [[Gebusei]] che abitavano Gerusalemme, perciò i Gebusei abitano con i figli di Beniamino in Gerusalemme fino ad oggi." (Gdc 1,21). In un episodio riportato come appendice del Libro dei Giudici un [[levita]] della tribù di [[Efraim]] che torna da [[Betlemme]] verso il suo paese preferisce non fermarsi nella città gebusea: "Quando furono vicino a [[Iebus]], il giorno era di molto calato e il [[servo]] disse al suo padrone: Vieni deviamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamo lì la notte. Il padrone gli rispose: Non entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono [[Israeliti]], ma andremo oltre, fino a [[Gàbaa]]." (Gdc 19,11-12).
 
Questa città viene conquistata da [[Davide]] poco prima del [[1000 a.C.]]. Il secondo libro di [[Samuele]] conserva ancora il racconto della conquista.
 
 
 
== Gerusalemme nella testimonianza della Bibbia ==
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