Libri dei Re: differenze tra le versioni

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La storia parallela dei regni d’[[Israele]] e di [[Giuda]] si sviluppa dal capitolo {{passo biblico|1Re|14}} del Primo libro dei Re al capitolo {{passo biblico|2Re|17}} del secondo libro dei Re: spesso è la storia delle lotte tra i due regni fratelli, come anche degli assalti esterni dell’[[egiziani|Egitto]] contro Giuda e degli [[Aramei]] nel nord. Il pericolo diventa più grave quando gli eserciti [[Assiria|assiri]] intervengono nella regione, prima nel [[IX secolo a.C.]], con più forza nel [[VIII secolo a.C.]], quando [[Samaria]] cade sotto i loro colpi nel [[721 a.C.]], mentre Giuda si è già dichiarato vassallo. La storia di Giuda continua sola fino alla caduta di Gerusalemme nel [[587 a.C.]] nel Secondo libro dei Re {{passo biblico|2Re|18,25-31}}.
 
Il racconto si estende soprattutto su due regni, quello di [[Ezechia]] (Secondo libro dei Re {{passo biblico|2Re|18-20}}) e quello di [[Giosia]] (Secondo libro dei Re {{passo biblico|2Re|22,23}}), caratterizzati da un risveglio nazionale e da una riforma religiosa. I grandi eventi politici del momento sono: l’invasione di [[Sennàcherib]] sotto Ezechia nel [[701 a.C.]], in risposta al rifiuto del tributo assiro e, sotto Giosia, la rovina dell’Assiria e la formazione dell’impero [[Caldei|caldeo]]. Giuda dovette sottomettersi ai nuovi padroni dell’Oriente, ma si rivoltò ben presto. Il castigo non tardò: nel [[597 a.C.]] gli eserciti di [[Nabucodonosor]] conquistarono Gerusalemme e deportarono una parte dei suoi abitanti; dieci anni dopo, un rigurgito di indipendenza causò un nuovo intervento di Nabucodonosor, che si concluse nel [[587 a.C.]] con la distruzione di Gerusalemme e una seconda deportazione. I Libri dei Re terminano con due brevi appendici (Secondo libro dei Re {{passo biblico|2Re|25,22-30}}).
L’opera cita espressamente tre delle sue fonti:

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